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Emergenza rifiuti, Palazzotto: "Piano rifiuti Crocetta fiera dell'ipocrisia"

18-06-2016 12:42

Grazia Milazzo

Cronaca, catania, discarica, sicilia catania, SeL, impegni di spesa,

Emergenza rifiuti, Palazzotto: "Piano rifiuti Crocetta fiera dell'ipocrisia"

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Termovalorizzatori, discariche di Motta Sant'Anastasia e Misterbianco e piano rifiuti Crocetta: questi i temi trattati nel corso della conferenza stampa tenutasi presso l'hotel Excelsior di Catania. Presentati i dati sulla raccolta differenziata in Sicilia



L'emergenza rifiuti in Sicilia, ormai giunta a livelli esorbitanti, scaturisce dalla critica situazione degli impianti di smaltimento e trattamento che condanna l’isola ad una forte penalizzazione da un punto di vista ambientale, economico e sanitario. Il preoccupante quadro emerso dall’ordinanza della Regione riguarda l'intera Sicilia e in particolare le discariche di Bellolampo, Motta Sant'Anastasia e Misterbianco.



"Il piano rifiuti che ha annunciato il presidente Crocetta- ha detto Erasmo Palazzotto nel corso della conferenza- è la fiera dell'ipocrisia. Ci ritroviamo con un governo regionale che ha ostacolato la possibilità che in Sicilia crescesse la raccolta differenziata e che ha volutamente investito sulle discariche, soprattutto su quelle private, e che ha messo in campo politiche che hanno favorito gli interessi dei grandi imprenditori delle discariche. Abbiamo una Sicilia che non è stata governata sul terreno dei rifiuti. Non c'è una governance del settore dei rifiuti. Noi riteniamo che il silenzio della politica davanti a quello che è accaduto in questi anni sul terreno rifiuti sia un fatto gravissimo."



Altro tema trattato riguarda le già citate discariche di Motta Sant'Anastasia e Misterbianco, caso conosciuto da anni contro cui sindaco e associazioni lottano da tempo. Nella via che collega i Comuni di Misterbianco e Motta ogni giorno passano decine e decine di camion diretti alla discarica “Valanghe D’Inverno”, che si trova a pochissime centinaia di metri dal centro abitato. Di recente il primo cittadino Nino Di Guardo ha addirittura iniziato lo sciopero della fame per protestare contro l'ordinanza del governo regionale.



"Pensare- ha detto al tal proposito Palazzotto- che una discarica possa sorgere a meno di 500 metri da un territorio abitato è una follia. Lo vieta la legge, eppure la discarica di Misterbianco e di Motta sono cresciute solo grazie alle connivenza di un apparato pubblico che ha permesso e ha autorizzato un investitore privato a costruire una bomba ecologica alle porte di un Comune. Un ecomostro come quello della discarica di Valanghe d'inverno ha creato e continuerà a creare ancora danni alla salute dei cittadini. Noi non possiamo immaginare che le stesse persone che hanno creato questo disastro, continuino a governare esattamente con la stessa logica."



I rifiuti, come ha più volte ribadito il deputato Palazzotto, sono considerati come un vero e proprio business. "I rifiuti sono una grande risorsa- comunica il deputato- che se utilizzati bene sono fonte di ricchezza per la comunità ma se utilizzati male lo sono solo per alcuni. Che è ciò che è accaduto in Sicilia, dove le politiche degli ultimi due governi hanno prodotto questo disastro."



"In Sicilia- prosegue e conclude Palazzotto- abbiamo più o meno sei impianti di compostaggio pubblici, il che significa che non si riesce a trattare tutto il rifiuto umido che si produce e stiamo pensando di costruire termo valorizzatori che con una capacità di 700 mila tonnellate annue che non basterebbero a soddisfare il fabbisogno dell'Isola."



A margine dell'incontro Palazzotto ha annunciato di voler interpellare i ministri dell'Interno e dell'Ambiente sulla gestione dell'emergenza incendi che, solo nella giornata di ieri, ha funestato buona parte del territorio regionale. "Stiamo cercando di capire cosa non ha funzionato, quali sono le responsabilità e chiederemo conto al governo nazionale di tutte le mancanze che hanno ferito in questo modo la Sicilia". "Gli incendi sono di natura chiaramente dolosa, la mano criminale è quella che ha determinato i roghi ma vogliamo sapere perché è mancata la dovuta manutenzione. Sono partite tardi le giornate di lavoro dei forestali, non sono state fatte le linee tagliafuoco. C'è chi scarica la colpa sui lavoratori ma non dimentichiamo che il pesce puzza dalla testa".



Di seguito i dati sul rapporto ISPRA relativi alla raccolta differenziata 2015:


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