Dalle prime luci dell'alba in azione oltre 80 Carabinieri, supportati da unità cinofile per la ricerca di armi e stupefacente, nonché da un elicottero. Le persone colpite dai provvedimenti restrittivi sono ritenute appartenere alla famiglia mafiosa di Pietraperzia Dalle prime luci dell’alba, è in corso una vasta operazione antimafia dei carabinieri di Enna, finalizzata alla cattura di diverse persone, destinatarie di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Caltanissetta su richiesta della Procura della Repubblica – Dda, dello stesso centro, che vede impegnati oltre 80 carabinieri, supportati da unità cinofile per la ricerca di armi e stupefacente, nonché da un elicottero del nucleo carabinieri di Catania. Le persone colpite dal provvedimento restrittivo, che a vario titolo rispondono di “associazione di tipo mafioso finalizzata alla commissione di estorsioni”, “traffico di stupefacenti” e “detenzione illegale di armi e munizioni”, sono ritenute appartenere alla famiglia mafiosa di Pietrapezia, comune rurale dell’ennese. L’indagine ha permesso di fare luce sulle dinamiche mafiose di Cosa nostra nel territorio, nel quale le persone arrestate oggi avevano affermato, ormai da alcuni anni, il potere mafioso, attraverso le tipiche forme delle estorsioni, volte all’ottenimento del “pizzo” e di atti di intimidazione/ritorsione, sotto forma di danneggiamenti o incendi verso coloro i quali rifiutavano di sottomettersi. Nell'operazione antimafia denominata Primavera, sono stati arrestati: Liborio Bonfirraro, nato nel '60, Salvatore Bonfirraro, nato nel '68, Salvatore Calvino del '79, Vincenzo Capizzi, del'79, Claudio Di Blasi, del '77, Giuseppe Marotta del '59, Vincenzo Monachino, del' 67, Giuseppe Piccicuto, del '68, Calogero Siciliano, del '72 e Filippo Viola, del '65.