Sono ore di super lavoro per i vigili del fuoco, impegnati in numerosi incendi alimentati dal forte vento di maestrale. “Per la politica, quello di Catania è un comando di serie B che, al di là dei suoi numerosi interventi e la posizione geografica ‘pericolosa’, è costretto a far fronte alle continue chiamate con gravi difficoltà” (GUARDA LA GALLERIA FOTOGRAFICA) Il forte vento di maestrale che da ieri soffia su tutta la Sicilia sta alimentando roghi in diverse zone dell’Isola. Incendi anche a Catania e nel comprensorio etneo. Nella tarda serata di sera due grossi roghi sono divampati nella zona sud del capoluogo etneo. Tanta paura, in particolare, per il violento incendio che ha distrutto il campo rom di Zia Lisa. Le oltre 100 famiglie che vivevano nella favelas sono state evacuate. I vigili del fuoco hanno lavorato fino a stamattina per domare le alte fiamme. Sono dunque ore di super lavoro per i vigili del fuoco (come testimoniato dalla galleria fotografica) impegnati in numerosi incendi di sterpaglie alimentati dal forte vento. Incendi infatti sono scoppiati nei pressi dell'Oasi del Simeto, a Fossa Creta e persino all'intero della rimessa Amt di Pantano d'Arci. Roghi di minore entità sono divampati in altre zone della città. Focolai sono segnalati nella ex scuola Ungaretti, all'interno del cimitero, sulla tangenziale in prossimità dello svincolo di Misterbianco. Un lavoro sempre più duro per i pompieri, che da tempo denunciano carenze di organico e mezzi. “Fa rabbia – afferma Carmelo Barbagallo, dell’Usb di Catania - vedere come i vigili etnei sono costretti a lavorare: senza uomini, mezzi e abbandonati dalle istituzioni”. “Catania per la politica è un comando di serie B che al di là dei suoi numerosi interventi e la posizione geografica ‘pericolosa’ è costretta a far fronte alle continue chiamate con gravi difficoltà”, attacca il sindacalista sottolineando che “qui la dirigenza locale si guarda bene dal denunciare le nefandezze del riordino”. Forti critiche anche per la politica locale che “più volte da noi stimolata ad una reazione, è brava soltanto a metterci in sala d'attesa. E qui oggi brucia, domani si allaga, e poi chissà”. “La direzione regionale, in pieno spirito di riordino, chiude i servizi come quello sommozzatori e gira la faccia quando si parla di Catania. Almeno che non vi sia qualche convegno o qualche ‘festicciola’... lì l'attenzione e la partecipazione è garantita”, accusa ancora Barbagallo, aggiungendo che “l’Usb è vicina ai lavoratori e non smetterà di denunciare la gestione fallimentare del soccorso siculo ed etneo”. “Noi vogliamo il rilancio del soccorso, i vigili del fuoco sono una risorsa sociale”, conclude il sindacalista.