Si moltiplicano le raccolte di aiuti per le popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto. Una dimostrazione di vicinanza che però, se non sarà coordinata e soprattutto mirata, rischia di rimanere fine a stessa. Il presidente del comitato provinciale di Catania Stefano Principato spiega a Sud Press come sostenere e cosa serve alle migliaia di sfollati Si moltiplicano le iniziative di enti pubblici e associazioni private per la raccolta di beni di prima necessità da inviare alle popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto. Uno slancio di solidarietà senza precedenti del popolo italiano. Una dimostrazione di vicinanza che però, se non sarà coordinata e soprattutto mirata, rischia di rimanere fine a stessa alla luce dell'appello del capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ribadito dal sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, a non inviare cibo e indumenti, su cui non si registrano carenze e che anzi rischiano di essere sprecati per l’abbondanza, ma contributi economici. Appello subito raccolto dal Comune di Caltagirone che ha sospeso la raccolta di viveri, coperte e indumenti. “Al momento, l’invio di questo genere di aiuti non serve per due ordini di ragioni organizzative. Innanzitutto, si rischierebbe di intasare le zone terremotate. In secondo luogo, stipare tutto il materiale creerebbe grosse difficoltà”, conferma a Sud Press Stefano Principato, presidente della Croce Rossa di Catania. Per queste ragioni, la Cri etnea “è concentrata sulla raccolta di derrate alimentari a lunga conservazione che serviranno sicuramente più avanti quando i riflettori si spegneranno”. Nella sede di via Calamatta 22 si possono donare piatti, bicchieri,tovaglioli,posate di plastica; acqua; alimenti a lunga conservazione (scatolame, pasta, zucchero, ecc.) e prodotti per l’igiene personale, tutti i giorni (ad esclusione della domenica) dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18. “Non raccogliamo indumenti, perché – spiega Principato - i capi di abbigliamento sono particolarmente ingombranti, occupano molto spazio”. Per fare chiarezza e soprattutto per evitare problemi di carattere organizzativo, si consiglia a enti pubblici, associazioni private, aziende, gruppi organizzati che hanno promosso raccolte o volessero effettuare donazioni, di fornire il materiale ad organizzazioni di carattere nazionale. Una di queste è la Cri, pronta a pronta a accogliere il materiale raccolto in apposite scatole ben sigillate e riportanti la dicitura “Emergenza Sisma Centro Italia”, nonché l’indicazione delle quantità in esse contenute e, nel caso contengano alimenti, le relative date di scadenza. Per ulteriori informazioni e coordinamento logistico è attivo il seguente numero: 3346940409. Oltre a essere attivamente impegnata nell’immediato, la Cri etnea è pronta anche per la cosiddetta “fase due” dell’emergenza. “La nostra struttura, così come tutte quelle periferiche, sono in stato di preallerta – aggiunge – e sarà attivata in un secondo momento, per competenze specifiche. Siamo pronti a partire non appena verrà richiesto con mezzi tecnici, di soccorso, tende, ma soprattutto con personale specializzato, tra cui anche degli psicologi”. Comunque, il modo migliore per sostenere le popolazioni colpite dal sisma che al momento ha provocato 268 morti e quasi 400 feriti, resta quello delle donazioni di denaro. Per questo dal 24 Agosto è attivo il conto corrente attivato da Poste Italiane e Croce Rossa Italiana con le seguenti coordinate: IBAN: IT38R0760103000000000900050 - BIC/SWIFT: BPPIITRRXXX - beneficiario: Associazione italiana della Croce Rossa Si può utilizzare anche il conto corrente della Croce Rossa Italiana con le seguenti coordinate: IBAN: IT40F0623003204000030631681 - BIC/SWIFT: CRPPIT2P086 - Beneficiario: Associazione italiana della Croce Rossa - Causale: “Terremoto Centro Italia” Si possono inoltre inviare fondi direttamente alla Protezione civile che ha attivato il numero 45500, grazie al quale si possono donare 2 euro, sia con l’invio di un sms che con una chiamata da rete fissa.
Causale: “Poste Italiane con Croce Rossa Italiana – Terremoto Centro Italia”.