Le richieste di sindacati, associazioni e cooperative sociali recepite dal sindaco metropolitano Bianco che sospende il regolamento approvato a maggio e annuncia l'avvio di un tavolo tecnico con le parti sociali "Un risultato che giunge dopo mesi di intensa attività che le associazioni del mondo cooperativo hanno condotto insieme ai sindacati dei lavoratori e alle associazioni dei familiari. Un risultato importante perché sancisce un principio sacrosanto". Così Agci, Confcooperative, Legacoop, Unci, Unicoop, Fp-Cgil, Fp-Cisl, Uil Fpl e Associazione 20/11/1989, hanno commentato la sospensione comunicata nel corso di un incontro a palazzo Minoriti dal sindaco metropolitano Enzo Bianco del vecchio regolamento dei servizi socio-assistenziali ai ragazzi disabili delle scuole medie superiori, approvato a maggio dal commissario straordinario dell’ex Provincia regionale di Catania. “Non si possono affrontare con criteri puramente economici problemi altamente delicati che, come in questo caso, coinvolgono categorie estremamente disagiate che richiedono altissima specializzazione del personale”, aggiungono cooperative, lavoratori e familiari in quanto “sarebbe veramente paradossale se si affidasse ai bidelli, con una brevissima attività formativa di appena 40 ore, l'assistenza a ragazzi con disabilità grave”. “Per questo adesso – proseguono - la nostra attenzione si concentra al livello del governo regionale e in particolare sull'assessore Baccei che ha dato quest'indirizzo". "Prendiamo atto dell'impegno assunto dal sindaco metropolitano Bianco - aggiungono - che ha assicurato che quest'anno scolastico vedrà il mantenimento del servizio sugli standard fin qui raggiunti. Il sindaco ha anche annunciato l'apertura di un tavolo di confronto: ci auguriamo che quella possa essere la sede utile a lanciare soluzioni razionali ai problemi dei cittadini svantaggiati che hanno diritti almeno pari a quegli degli altri. E non può essere un problema economico a negare loro i diritti quando contestualmente il bilancio regionale è notoriamente contraddistinto da spese a favore di chi ha più peso elettorale. Anche noi siamo pronti a mettere in campo la nostra voce, che non sarà certo flebile, se non arriveranno risposte adeguate ai problemi sacrosanti dei cittadini ed in particolare di quelli più sfortunati". “L'argomento in discussione è delicato. Non è un atto amministrativo ordinario e, poiché ha un grande rilievo, il capo dell'amministrazione ha il dovere di assumersi le responsabilità anche sugli atti precedenti l'insediamento", spiega Bianco annunciando che “subito sarà avviato un tavolo di confronto con tutti gli interessati".