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Crack Aligrup: indagati gli amministratori giudiziari Giordano, Lazzara e Muscarà

12-01-2017 09:11

redazione

Cronaca, guardia di finanza, sequestro, Aligrup, sambuca di sicilia, discarica via scarabelli,


Gli indagati rispondono di concorso in bancarotta fraudolenta. La Guardia di Finanza di Catania ha, dunque, provveduto a eseguire i sequestri su 85 rapporti bancari per un importo complessivo di 19 milioni di euro. 



Su delega della Procura della Repubblica di Catania i finanzieri del Comando Provinciale di Catania, hanno dato esecuzione ad un decreto emesso dal G.I.P. che ha disposto il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie per oltre 19 milioni di euro nell’ambito di un’ampia attività di indagine per il reato di bancarotta fraudolenta relativo al crac della Aligrup S.p.a., società operante nel settore della grande distribuzione alimentare, ammessa al concordato preventivo dal Tribunale fallimentare di Catania in data 18.3.2013.



Il provvedimento è stato emesso nei confronti di 9 indagati, 3 amministratori giudiziari della Aligrup S.p.a. e 6 tra amministratori di fatto e di diritto di diverse società collegate. Il decreto di sequestro colpisce il profitto del reato di bancarotta fraudolenta scaturito da condotte di distrazione, dissipazione e occultamento di risorse finanziarie della Aligrup S.p.a., già sottoposta dal 2001 ad amministrazione giudiziaria nell’ambito del procedimento a carico di Sebastiano Scuto per il reato di cui all’art. 416bis c.p. Le condotte illecite contestate risultano avvenute dal 2005 al 2013 quando, come si è potuto accertare grazie alle indagini della Guardia di Finanza e alla consulenza tecnica disposta dal pubblico ministero, la Aligrup S.p.a., pur formalmente gestita dagli amministratori giudiziari nominati dal Tribunale, sostanzialmente operava nell’interesse della famiglia Scuto, avvantaggiando società appartenenti al medesimo gruppo imprenditoriale o comunque allo stesso riconducibili, fino al dissesto manifestatosi con la domanda di concordato preventivo.



In particolare sono emerse varie operazioni commerciali anomale tra Aligrup e alcune società riconducibili alla famiglia Scuto (Fruttexport s.r.l., K&K s.r.l., Global Service s.r.l., Deteritalia s.r.l. e Cedal s.r.l.), mediante le quali sono state realizzate la distrazione e la dissipazione delle risorse finanziarie della Aligrup S.p.a. Tra i rapporti commerciali anomali sono state accertati rapporti di fornitura con la Fruttexport srl a prezzi triplicati rispetto a quelli normalmente praticati sul mercato, che, da un lato hanno depauperato nel corso degli anni le casse della Aligrup S.p.a. e, dall’altro lato, hanno consentito alla società collegata di conseguire utili enormi rispetto alla media del settore. Modalità analoghe sono state riscontrate in altre operazioni, come ad esempio nei rapporti commerciali tra Aligrup S.p.a., K&K s.r.l. e Global Service S.r.l. (altre società riconducibili alla famiglia Scuto).



Inoltre sono state contestate operazioni immobiliari distrattive poste in essere con altre società collegate, che 2 hanno determinato un depauperamento di risorse economiche e patrimonio della Aligrup S.p.a.



I soggetti coinvolti sono Sebastiano Scuto, amministratore di fatto di Aligrup S.p.a. e titolare di quote di Aligrup S.p.a. e di Fruttexport S.r.l., Salvatore Michele Scuto, procuratore speciale e liquidatore di Aligrup S.p.a., Rita Spina, titolare di quote della Fruttexport s.r.l., Domenico Spina, amministratore unico di Fruttexport s.r.l., Carmelo Frasca amministratore unico della Lanificio di Ragusa coniugi Frasca S.r.l., Filippo Tomarchio, liquidatore di Deteritalia S.r.l. nonchè Salvatore Muscarà, Carmelo Lazzara e Angelo Giordano amministratori giudiziari di Aligrup S.p.a. Gli indagati rispondono di concorso in bancarotta fraudolenta. La Guardia di Finanza di Catania ha, dunque, provveduto a eseguire i sequestri su 85 rapporti bancari tra conti correnti, conti deposito e cassette di sicurezza, intestati o comunque nella disponibilità degli indagati.


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