
Mineo e Messina le sedi prescelte. L'apertura di questi due nuovi centri per l'identificazione dei migranti è una novità importante in Sicilia. E, come prevedibile, immediatamente divampano le polemiche. : un tema sempre più ricorrente e che infiamma il dibattito civile. In Sicilia c'è una novità che sta già scatenando numerose : , centri per l'identificazione dei migranti e che permettono di trattenerli per un periodo di tempo, sia pure limitato, all'interno della struttura. A confermarlo è stato il capo della polizia, , durante l'audizione in commissione d'inchiesta sul sistema d'accoglienza dei migranti. I centri sorgeranno a Mineo e Messina, dovrebbero entrare in funzione e si aggiungeranno a quelli di , , e , in Puglia. Gli hotspot nascono con l'obiettivo di permettere dei migranti subito poco dopo gli sbarchi attraverso la registrazione delle . Tale procedura, tuttavia, non è stata esente da forti , soprattutto in relazione alle e alle identificativi. Si tratterebbe, insomma, di strumenti fallimentari che, anziché accogliere i migranti, finiscono per bloccarli a tempo indeterminato. Come prevedibile, diffusa la notizia, non è mancato il consueto coro di commenti e critiche, soprattutto in relazione all' , che dovrebbe sorgere , dove sono già dislocati alcuni migranti, e riuscire ad ospitarne ben . Una decisione che ha colto di sorpresa l'intera classe politica, compreso il , che riteneva tale opzione ormai scongiurata. Il sindaco, infatti, ha precisato come " ". La presa di di Renato Accorinti è stata nettamente , tra gli altri, , la quale ha dichiarato come la decisione di creare un nuovo centro di identificazione migranti a Messina non possa considerarsi sorprendente, in quanto " ." A confermare come tale scelta non sia affatto nuova ci sarebbe anche la da circa , bandita da Roma per ristrutturare le aree circostanti la , a Bisconte, destinata ad ospitare la futura struttura. Tra rimpallo di responsabilità e diatribe, ahinoi, appare un'unica certezza: ancora una volta, a subire i risvolti negativi di una discutibile gestione dei flussi migratori dovrà essere la . Per questo una domanda sorge spontanea: è possibile che realtà come gli hotspot vengano imposte dall’alto, senza che il territorio possa essere chiamato ad esprimere la propria opinione al riguardo?
Immigrazione
polemiche
l'apertura di due nuovi hotspot
Franco Gabrielli
entro fine marzo
Lampedusa
Pozzallo
Trapani
Taranto
l'identificazione
impronte digitali
critiche
condizioni di permanenza dei migranti
lentezza dei meccanismi
hotspot di Messina
all'interno della caserma di Bisconte
2.800
primo cittadino Accorinti
siamo assolutamente contrari all’hot spot e lo abbiamo sempre detto. Sono decisioni del ministero, e noi fino ad oggi non abbiamo avuto nessuna notizia ufficiale. Quindi chiamerò il ministero dicendo che abbiamo letto sulla stampa la notizia chiedendo se è vera. Se fosse così, la nostra posizione contraria l’esprimeremo in modo netto e forte
posizione
sconfessata
dall'ex esperta del sindaco per la questione migranti, Clelia Marano
ben 4 anni fa ho partecipato a riunioni dove si è parlato già dell’hot spot e dove c’erano anche il vicesindaco e alcuni assessori e ho espresso la mia contrarietà alla realizzazione della struttura. Il sindaco era informato di tutto
gara d’appalto
due milioni di euro
caserma Gasparro
Sicilia