Dopo il grave allagamento risalente agli inizi di dicembre, la Casa dello Studente di via Oberdan, oggi nota come Residenza Universitaria Centro, è ancora una volta alle prese con problemi legati all'acqua. Stavolta a essere interessata è la rete idrica. Questa mattina, infatti, i responsabili della Residenza sono stati accusati pesantemente di disinteresse e negligenza sia dagli organi di informazione che da parte di studenti che lamentano la continua mancanza di acqua nei rubinetti. Tuttavia sembra che i disservizi per gli ospiti della Residenza Universitaria Centro non riguardino unicamente e occasionalmente l'erogazione dell'acqua, ma che siano invece generalizzati ed interessino anche altri servizi essenziali quali il funzionamento della caldaia, dell'ascensore e l'attivazione della rete wifi. Per poter essere ospitati nella "Residenza Universitaria", gli studenti devono partecipare ad un bando di evidenza pubblica dove il basso reddito familiare è uno dei requisiti determinanti ai fini della loro accoglienza. La struttura è a pagamento, anche se con una retta modesta di circa 100 € mensili. A conti fatti, però, non sembra proprio un efficiente strumento di diritto allo studio che viene in soccorso proprio di quegli studenti che, non avendo un reddito familiare particolarmente elevato e non abitando a Catania, non possono viaggiare tutti i giorni né tantomeno permettersi di vivere in pensione. In ogni caso - afferma Unicodacons - non appare ulteriormente tollerabile che tutti gli studenti, ma soprattutto quelli che appartengono a famiglie meno agiate, siano vittime di trattamenti come quelli lamentati a proposito della Residenza Universitaria Centro. Simili accadimenti vanificano l'applicabilità del diritto allo studio ed offendono le aspettative di quanti frequentano gli studi universitari con grandi sacrifici. Va sempre tenuto presente - continua Unicodacons - che la formazione rappresenta il prodotto primario che l'università ha l'obbligo di dare ai propri studenti. Alle loro famiglie si possono chiedere sacrifici per consentire gli studi universitari ai propri figli, a condizione però che ad essi si fornisca una formazione non solo adeguata dal punto di vista qualitativo ma che nel contempo abbia anche i requisiti necessari per reali prospettive occupazionali. Per tali motivi, a tutela dei diritti degli studenti e dei cittadini, Unicodacons chiede con urgenza al Rettore, al Direttore Generale e agli organi accademici preposti di verificare la reale situazione all'interno della "Residenza Universitaria" di via Oberdan e, qualora emergessero obiettive negligenze, di procedere alla immediata rimozione dei responsabili. Unicodacons, da parte sua, si riserva di avviare azioni legali a difesa dei diritti degli studenti, con eventuale richiesta di risarcimento dei danni loro arrecati a seguito della mancata erogazione di prestazioni istituzionalmente dovute.