Quasi una maledizione questo Consiglio di Amministrazione dell'Amt. Ci sarebbe ancora una defezione ai vertici dell'azienda di trasporto del Comune. Dopo le dimissioni annunciate del presidente Lungaro e quelle dell'altro componente del Cda Claudio Iozzi, anche Stefania Di Serio starebbe per lasciare. AGGIORNAMENTO CON LA REPLICA DELL'ING. DI SERIO: "MAI PENSATO A DIMISSIONI, STIAMO LAVORANDO COL MASSIMO IMPEGNO." La potentina, 50 anni, per anni dirigente della "Umbria TPL e mobilità spa", l'azienda trasporti partecipata tra regione Umbria, comune di Perugia, ex Provincia di Perugia, comune di Spoleto e Azienda Trasporti consorziati, avrebbe anche lei preso questa decisione proprio alla vigilia dell'approvazione dei bilanci, il consuntivo del 2016 e quello di previsione per il 2017. Ancora una grana dunque che per adesso è una voce più che insistente che fa sicuramente riflettere. Staremo a vedere adesso come l'Amministrazione Bianco, debitrice nei confronti dell'Amt di diversi milioni di euro, intende fronteggiare questa delicata situazione in un momento in cui l'azienda non riesce ad offrire all'utenza un servizio adeguato, come più volte lamentato dai sindacati e documentato anche da Sudpress.
Riceviamo la gentile smentita da parte dell'ingegnere Stefania Di Serio in ordine a dimissioni che non hai mai pensato di presentare, dichiarandosi al contrario pienamente impegnata nell'incarico affidatole. Precisa inoltre di non essere potentina ma originaria di Lauria. Prendiamo atto delle precisazioni dell'ingegnere e le auguriamo un buon lavoro in una realtà certamente non facile, segnalando che quando alle redazioni giungono notizie di un certo tipo, e da fonti la cui affidabilità risulta precedentemente verificata, c'è sempre qualche ragione. É probabile che vi sia una qualche tensione interna, ed anche a livello politico, legata alla necessità che il consiglio comunale deliberi l'adeguamento dello statuto di AMT alla legge Madia, potendosi determinare all'affidamento della società partecipata ad un Amministratore Unico piuttosto che mantenere in vita l'attuale CdA con tre elementi. Il sindaco di Catania ha proprio oggi chiesto la convocazione con procedura d'urgenza del consiglio comunale per deliberare in merito e non è escluso che anche su questo si apra la solita partita di rivendicazioni e dispetti. Vedremo cosa accadrà in consiglio. PDR