
Soldi su soldi, senza soluzione di continuità. E senza che sia chiaro come questi finiscano senza che gli interventi vengano fatti. Dove vanno a finire, visto che i bilanci sono sempre in rosso? Le problematiche restano, sempre. E contribuiscono a portare gli agricoltori allo stremo. Un quadro sconcertante, quello del Consorzio di Bonifica della Sicilia Orientale che - dopo la riforma di accorpamento del Governo Crocetta - unisce i Consorzi di Bonifica di Enna, Caltagirone, Ragusa, Siracusa, Messina e Catania. Ne abbiamo parlato martedì, rendendo nota la richiesta di finanziamento straordinario - oltre a quello già accordato di quattro milioni e mezzo di euro - per sopperire alla situazione emergenziale data dalle forti precipitazioni dello scorso autunno. Ieri il Sifus Confali ha , direttore generale del CB9 e del CB Sicilia Orientale. Le che hanno spinto i sindacati alla denuncia sono date dal . Secondo Maurizio Grosso, segretario generale SIFUS CONFALI, le azioni di Bizzini avrebbero generato "grave disparità rispetto ai lavori emergenziali realizzati nei territori della Sicilia occidentale e grave disparità di trattamento tra i lavoratori dei consorzi delle due parti della Sicilia". Ma il quadro che emerge è ancora più grave e ci porta nuovamente alla voragine, al buco nero, che questo consorzio rappresenta per la nostra regione. Con la , la stanziando, per l'intera Regione, di lavori che costituiscono "carattere d'urgenza e indifferibilità". "La delibera di Giunta Regionale n.444/2018 - si legge nell'esposto SIFUS - poiché attiva interventi insufficienti ed approssimativi tant'è che autorizza azioni lavorative per un numero esiguo di giornate pari a quelle che consentono il raggiungimento e completamento delle Giornate lavorative che dovrebbero quindi essere coperte dai fondi già a bilancio. E allora che E che i lavori svolti per tamponare l'emergenza siano stati insufficienti lo dice anche la lettera del Commissario straordinario di martedì, dove il commissario certifica come "le infrastrutture pubbliche di bonifica (...) necessitino urgentemente di una molteplicità di interventi straordinari". Lavori che - secondo quanto scritto nell'esposto dal segretario Sifus Confal - il direttore Bizzini ha pensato di commissionare a ditte private, per un totale di 284.000 euro. "Il consorzio - si legge nell'esposto - attingerà fondi dal cap. 8200 del bilancio in corso, gravando pertanto, su bilancio medesimo e i contribuenti, e procederà ad affidare i lavori a ditte private, visto che sono abbondantemente superati i tempi per poterli affidate ai dipendenti come previsto dalla delibera di Giunta Regionale n. 444". , visto che non risulta ad oggi alcuna determina di affidamento dei lavori. Come abbiamo più volte detto, il del Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale si è ( ). Questo nonostante il Consorzio fornisca un servizio a pagamento e invii ai propri consorziati le bollette che dovrebbero coprire i costi per il servizio irriguo, comprese le manutenzioni ordinarie e straordinarie. E nonostante . 50 milioni di euro per coprire costi che in parte dovrebbero essere già coperti dalle quote degli agricoltori. Come se non bastasse, negli ultimi quattro mesi, il Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale, nell'ordine: Saremmo curiosi di leggere il bilancio consuntivo 2018. Peccato non sia ancora disponibile.La denuncia dei sindacati
presentato un esposto in Procura a carico di Fabio Bizzini
motivazioni
mancato rispetto delle indicazioni della Regione Siciliana circa il proseguimento del lavoro operaio per i lavoratori stagionali del consorzioI fatti
delibera 444 del 8 novembre 2018
Giunta Musumeci predispone il prolungamento delle attività dei lavoratori stagionali
1.500.000 euro per la copertura finanziaria
nel Consorzio di Bonifica della Sicilia Orientale viene presa in considerazione solo superficialmente
cosiddette giornate di legge".
fine hanno fatto i fondi aggiuntivi?I lavori straordinari affidati ai privati
Con i conseguenti ritardi anche sull'interventoI conti
bilancio 2017
chiuso in deficit
risultato d'esercizio 2017
la Regione stanzi annualmente circa 48 milioni di euro per i dipendenti a tempo indeterminato e oltre 12 milioni di euro per i lavoratori stagionali