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Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale: esposto in Procura a carico del direttore Bizzini

17-01-2019 04:45

Lucia Murabito

Cronaca, Inchieste, sushi-zen,

Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale: esposto in Procura a carico del direttore Bizzini

fabio-bizzini-.jpg


Soldi su soldi, senza soluzione di continuità. E senza che sia chiaro come questi finiscano senza che gli interventi vengano fatti. Dove vanno a finire, visto che i bilanci sono sempre in rosso? Le problematiche restano, sempre. E contribuiscono a portare gli agricoltori allo stremo. Un quadro sconcertante, quello del Consorzio di Bonifica della Sicilia Orientale che - dopo la riforma di accorpamento del Governo Crocetta - unisce i Consorzi di Bonifica di Enna, Caltagirone, Ragusa, Siracusa, Messina  e Catania.



Ne abbiamo parlato martedì, rendendo nota la richiesta di finanziamento straordinario - oltre a quello già accordato di quattro milioni e mezzo di euro - per sopperire alla situazione emergenziale data dalle forti precipitazioni dello scorso autunno.


La denuncia dei sindacati

Ieri il Sifus Confali ha


presentato un esposto in Procura a carico di Fabio Bizzini

, direttore generale del CB9 e del CB Sicilia Orientale.


Le


motivazioni

che hanno spinto i sindacati alla denuncia sono date dal


mancato rispetto delle indicazioni della Regione Siciliana circa il proseguimento del lavoro operaio per i lavoratori stagionali del consorzio

. Secondo Maurizio Grosso, segretario generale SIFUS CONFALI, le azioni di Bizzini avrebbero generato "grave disparità rispetto ai lavori emergenziali realizzati nei territori della Sicilia occidentale e grave disparità di trattamento tra i lavoratori dei consorzi delle due parti della Sicilia".


Ma il quadro che emerge è ancora più grave e ci porta nuovamente alla voragine, al buco nero, che questo consorzio rappresenta per la nostra regione.


I fatti

Con la


delibera 444 del 8 novembre 2018

, la


Giunta Musumeci predispone il prolungamento delle attività dei lavoratori stagionali

stanziando, per l'intera Regione,


1.500.000 euro per la copertura finanziaria

di lavori che costituiscono "carattere d'urgenza e indifferibilità".


"La delibera di Giunta Regionale n.444/2018 - si legge nell'esposto SIFUS -


nel Consorzio di Bonifica della Sicilia Orientale viene presa in considerazione solo superficialmente

poiché attiva interventi insufficienti ed approssimativi tant'è che autorizza azioni lavorative per un numero esiguo di giornate pari a quelle che consentono il raggiungimento e completamento delle


cosiddette giornate di legge".

Giornate lavorative che dovrebbero quindi essere coperte dai fondi già a bilancio. E allora che


fine hanno fatto i fondi aggiuntivi?

E che i lavori svolti per tamponare l'emergenza siano stati insufficienti lo dice anche la lettera del Commissario straordinario di martedì, dove il commissario certifica come "le infrastrutture pubbliche di bonifica (...) necessitino urgentemente di una molteplicità di interventi straordinari".


I lavori straordinari affidati ai privati

Lavori che - secondo quanto scritto nell'esposto dal segretario Sifus Confal - il direttore Bizzini ha pensato di commissionare a ditte private, per un totale di 284.000 euro.


"Il consorzio - si legge nell'esposto - attingerà fondi dal cap. 8200 del bilancio in corso, gravando pertanto, su bilancio medesimo e i contribuenti, e procederà ad affidare i lavori a ditte private, visto che sono abbondantemente superati i tempi per poterli affidate ai dipendenti come previsto dalla delibera di Giunta Regionale n. 444".


Con i conseguenti ritardi anche sull'intervento

, visto che non risulta ad oggi alcuna determina di affidamento dei lavori.


I conti

Come abbiamo più volte detto, il


bilancio 2017

del Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale si è


chiuso in deficit

(


risultato d'esercizio 2017

).


Questo nonostante il Consorzio fornisca un servizio a pagamento e invii ai propri consorziati le bollette che dovrebbero coprire i costi per il servizio irriguo, comprese le manutenzioni ordinarie e straordinarie.


E nonostante


la Regione stanzi annualmente circa 48 milioni di euro per i dipendenti a tempo indeterminato e oltre 12 milioni di euro per i lavoratori stagionali

.


50 milioni di euro per coprire costi che in parte dovrebbero essere già coperti dalle quote degli agricoltori.


Come se non bastasse, negli ultimi quattro mesi, il Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale, nell'ordine:


  1. Richiede un totale di 4.500.000 euro alla Protezione Civile Regionale al Dipartimento Regionale per l'Agricoltura per far fronte alla situazione d'emergenza generata dall'alluvione di ottobre 2018;
  2. riceve quota parte del milione e mezzo di euro stanziati in via straordinaria (al 50% più o meno con il CB Sicilia Occidentale) stanziato dal Governo Regionale con la delibera 444 di novembre 2018
  3. non esegue i lavori richiesti dalla delibera 444;
  4. decide di affidare a ditte private parte dei lavori necessari stanziando 284.000 euro dal bilancio corrente;
  5. richiede un ulteriore finanziamento straordinario (non ben quantificato) ma che servirebbe a coprire il costo di ulteriori 30 giornate lavorative per i lavoratori stagionali, da aggiungere a quelle già stabilite da decreto regionale.

Saremmo curiosi di leggere il bilancio consuntivo 2018. Peccato non sia ancora disponibile.


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