Alle spalle della Porta della Bellezza, a Librino, è stata inaugurata la nuova installazione artistica realizzata dalla Fondazione Fiumara d’Arte: “Il Cantico di Librino”. Librino dà voce, o meglio viso, a se stesso. Più di 1000 foto-ritratti degli abitanti del quartiere danno il benvenuto a chi percorre una delle arterie più trafficate della zona. Con il Cantico di Librino, il quartiere mostra la sua bellezza
«Prendete sempre in mano gli strumenti della bellezza: i libri e gli strumenti musicali». Con queste parole il mecenate Antonio Presti ha ringraziato l’orchestra della scuola Angelo Musco durante la cerimonia di inaugurazione della nuova installazione di arte urbana. Ma anche una macchina fotografica sa essere uno strumento d’arte e di bellezza, capace di fissare i momenti e renderli immortali. Ed è proprio dalle fotografie, sapientemente realizzate dal fotografo Antonio Parrinello e da un gruppo di giovani fotografi coinvolti nel progetto (Arianna Arcara, Luigi Auteri, Valentina Brancaforte, Cristina Faramo, Claudio Majorana, Alessio Mamo, Orazio Ortolani, Maria Sipala), che prende vita “il Cantico di Librino” l’opera artistica regalata alla città dalla Fondazione Fiumara d’Arte.La bellezza del Cantico di Librino non è da ricercare nella maestria dello scatto, ma più in profondità, come spiega Antonio Presti: «L’opera d’arte è dentro, non nelle immagini, non nell’istallazione, ma negli abitanti di Librino, è questa la vera grande bellezza». Un’opera che, auspica il maestro, deve essere valorizzata e mostrata ai turisti, quale esempio di come la periferia può ergersi a modello da seguire in tutta la città, perché «Questa è un’opera destinata a illuminare le coscienze, illuminare il cuore, e diventare opera d’arte di tutta Catania».Librino, non solo luogo di periferia, ma quartiere vivo e pulsante, che si mostra oggi il suo aspetto più bello: se stesso. Il Cantico di Librino, la strada diventa poesia
Come lo stesso Antonio Parrinello afferma: «Quest’opera è poesia. Ogni abitante ha mantenuto la propria identità, ma si è prestato per diventare parte di un progetto più grande». Ogni protagonista è diventato testimone di gratitudine e di speranza dell’intera comunità. Come San Francesco, nel Cantico delle Creature, ringrazia Dio per le sue opere, il quartiere intona il suo personale Cantico di Librino per dimostrare di essere vivo e di essere grato di quello che ha. E lo fa nel modo più genuino ed emozionante: con il sorriso dei suoi abitanti. Librino è da sempre considerato una periferia difficile, una periferia che però non si è mai arresa. «Quest’opera artistica è di incoraggiamento, ed è un contributo a tutta la città – ha affermato il Prefetto di Catania, che ha aggiunto – Lo Stato c’è e deve essere sempre presente nelle periferie per dar sostegno a tutte le persone che si impegnano e lavorano quotidianamente per far crescere questi luoghi».Emozione anche nelle parole del Sindaco Salvo Pogliese «Ammiro personalmente il maestro Antonio Presti. Quello che è riuscito a fare in questo quartiere, in questa città, merita il plauso di tutta la comunità. Questa città è di tutti noi e dobbiamo impegnarci ad amarla più di quanto abbiamo sino ad ora dimostrato. Catania è sempre stata in grado di rinascere dalle sue ceneri, e lo farà anche questa volta. Nonostante il terremoto economico-finanziario che l'ha colpita, Catania è pronta a risorgere». «Si è deciso di inaugurare questo luogo d’arte il 25 marzo, data in cui si celebra l’Annunciazione del Signore. Ed è bello sottolineare proprio in questo giorno che Dio è presente, Dio c'è e ama Librino», fa notare l’Arcivescovo Salvatore Gristina.
L'arte della periferia, fatta dalle persone per le persone
Madrina d’eccezione per il taglio del nastro che consegna ufficialmente il Cantico di Librino alla città, Alfina Fresca. Una giovanissima cantante lirica che, nonostante costretta su una sedia a rotelle a causa di una paralisi celebrale, non ha rinunciato al suo grande sogno di cantare ed ha emozionato e incantato il pubblico presente sulle note del “Vincerò”. E Librino, ha davvero vinto una battaglia alla diffidenza e al pregiudizio, e l’ha fatto mettendoci la faccia.Come la Porta della Bellezza è protetta da un decennio dal quartiere, anche il Cantico di Librino si prepara a diventare centro d'arte e simbolo dell’intera comunità. E se solitamente i muri servono per dividere, oggi, Librino ha un muro capace di unire, regalando sorrisi, i suoi sorrisi.