L'allegro post su FB è dell'agosto 2016, quasi commovente. Viene immortalata una sorridente compagnia che si auto definisce "We are family". Due mesi dopo, ottobre 2016, il top manager Nico Torrisi viene nominato, pur con qualche resistenza, amministratore delegato della SAC Aeroporto di Catania e partono gli incarichi: in 23 mesi 228 mila euro per 3 componenti della "Family", tutti con affidamento diretto da parte del munifico (con soldi pubblici) amministratore delegato che per parte sua ne ha già percepiti 391 mila, riuscendo con la sua gestione autoapologetica a far superare Catania in termini di passeggeri persino dall'aeroporto di Napoli, cosa mai accaduta prima (a proposito di numeri che danno a modo loro).
Ma sui "numeri", quelli più recenti, torneremo a breve, adesso continuiamo aggiungendo un altro tassello alla corte dei miracoli di questa incredibile città che Martoglio, e forse anche il più caustico Micio Tempio, avrebbero faticato a descrivere per come è ridotta oggi.
Ne abbiamo già raccontate tante che sarebbero bastate a qualsiasi Bertoldo per non uscire più da casa, e invece pare non ci sia fine a questo pozzo.
Gli incarichi al presidente del collegio dei sindaci della Baia Verde potevano rappresentare l'apoteosi, ma a quanto pare si continua.
Oggi si entra nel nucleo più stretto, nel selfie più intimo: nella "Family".
Sono tre i componenti più stretti, un avvocato e due giornaliste.
L'avvocato è Luca Blasi, penalista, che contemporaneamente a Nico Torrisi e sempre in quota al partito Sicilia Futura, viene nominato nell'ottobre 2016 presidente della società del comune di Catania Sostare.
Sino al febbraio 2020 Blasi percepisce un'indennità complessiva da Sostare di 121 mila euro e, per inciso, conferisce (ad affidamento diretto), incarichi ad altro super consulente di SAC, Salvo Nicotra, per circa 90 mila euro in circa due anni.
Tanto per ricordare il contesto, che peraltro si arricchisce del noto e prezioso parere legale da 4 mila euro conferito a Blasi dalla Camera di Commercio che poi è il socio di maggioranza della SAC che ha nominato Torrisi e ne esercita la "direzione e coordinamento": da mal di testa a seguire gli intrecci...
Bene, Luca Blasi, a destra nella foto "familiare", riceve ad affidamento diretto da parte del top manager Nico Torrisi compensi per consulenze legali per oltre 100 mila euro: in 23 mesi.
A sinistra nella foto troviamo Melania Tanteri, giornalista, che per l'incarico di "addetto stampa" ha ricevuto incarichi per quasi 47 mila euro.
Accanto a Tanteri, Maddalena Bonaccorso che per occuparsi della pagina social della SAC (giuro) ha ottenuto compensi per quasi 80 mila euro. Sempre in 23 mesi.
Ovviamente il tutto senza alcun avviso pubblico, senza alcuna selezione comparativa
, probabilmente in base ad una
singolare elaborazione del "principio dell'intuito persona"
, appena affermato dallo stesso Torrisi in una recentissima "intervista", che il top manager avrà avuto modo di escogitare nei lunghi anni di permanenza presso l'Università di Catania, dove
nei 12 anni impiegati per ottenere la laurea quadriennale in Economia
di tempo per pensare a queste grottesche giustificazioni ne ha avuto abbastanza.
Pare però che la Legge preveda altre prescrizioni.
Del resto,
l'avviso pubblico per selezionare il Direttore Generale della SAC è persino riuscito ad emanarlo senza neanche il titolo di studio
, per poi assumere,
guarda caso
, uno senza laurea e persino indagato al momento della nomina: top management, non c'è che dire...
Intanto, tra indennità proprie e incarichi "familiari",
altri 620 mila euro di soldi pubblici in 23 mesi abbiamo trovato che fine hanno fatto.
Prosit!
AVVERTENZA PER PM, GIP E GIUDICI (nel caso di denuncia per diffamazione questo inciso fa parte integrante dell’articolo): questo, come tutti gli altri dedicati a SAC e Camera di Commercio di Catania, (tra loro collegate per gestione, direzione e controllo), è indispensabile, a fini di giustizia, valutarlo in relazione a tutti gli altri pubblicati, (alcuni elencati in via non esaustiva in calce e compresi quelli che saranno pubblicati prossimamente), in quanto fa parte di un’unica organica attività d’inchiesta giornalisticaorientata alla funzione di pubblica utilità di raccontare le dinamiche del potere locale, i metodi di gestione di enti pubblici e l’utilizzo di pubbliche risorse. Di conseguenza toni e contenuti sono direttamente correlati alla successione narrativa.