
Mentre i catanesi erano in fila per i
pacchi di pasta
e il Paese lottava contro la
pandemia
, abbiamo assistito alla trattativa per il passaggio di
proprietà
del
Calcio Catania
. Il sindaco Pogliese a fare da "mediatore" tra la proprietà e la cordata di acquirenti, invocando “la
salvezza
” della storica matricola.
“L’attuale proprietà del Calcio Catania non può che prendere atto ed essere consequenziale con la seria proposta messa in campo dalla SiGi, che appare fondata su basi solide, per salvare la storia calcistica della città”
, scriveva il primo cittadino sui social. Poi il
10 luglio
la notizia dell’operazione della GdF “Fake Credits”:
in manette finiva Antonio Paladino
, vicepresidente della SiGi. Lo stesso Paladino che nelle stanze di Palazzo degli Elefanti conduceva le trattative per l’acquisto della squadra rossazzurra.
Possibile che in questa città debba essere sempre così?
Ne parliamo a
SudTalk
con il giornalista
Umberto Teghini
, fondatore e direttore di
SicraPress
, che tra i cronisti catanesi è certamente tra i maggiori e noti conoscitori delle vicende, brutte e belle, del calcio catanese. E non solo.
Giovedì 16 luglio alle 18.30
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