L'indagine è sempre quella condotta dalla Digos di Catania al comando della dirigente Marika Scacco con capo investigatore il commissario Claudio Pucci.
A coordinarla i Sostituti Procuratori Marco Bisogni, Santo Distefano e Raffaella Agata Vinciguerra.
Nella prima fase dell'indagine con la richiesta delle misure cautelari la firma dell'allora Procuratore Aggiunto Sebastiano Ardita poi andato al CSM.
A completare il procedimento 8496/2020 firmando l'avviso di conclusioni indagini del 23 luglio e adesso, il 14 dicembre, la richiesta di rinvio a giudizio il Procuratore Aggiunto Agata Santonocito.
Dell'indagine abbiamo scritto a fiumi e possiamo dire che in molti dei suo vari capitoli questa testata ne ha anticipato gli esiti di qualche anno, pagandone anche prezzi personali altissimi.
Torneremo a raccontare i singoli episodi di un sistema malato che ha la responsabilità enorme, a prescindere degli esiti giudiziari che seguiranno il loro corso e con i loro tempi, di aver contribuito in maniera decisiva al decadimento della struttura morale, sociale ed economica della nostra comunità, con danni incalcolabili che si pagheranno per generazioni.
Oggi diamo solo la notizia di questa ultima importante novità: chi entra e chi esce dal procedimento penale.
Gli indagati nella poderosa inchiesta erano ben 54, la Procura ha adesso ritenuto che non vi siano elementi per procedere nei confronti di 9 di questi e quindi ha formalizzato la richiesta di processo per i restanti 45.
43 i diversi capi di imputazione.
19 le parti offese individuate come vittime delle azioni criminose degli imputati, tra queste l'Università di Catania ed il Ministero dell'Università che, INCREDIBILMENTE, non hanno chiesto di costituirsi parti civili nel processo, con ciò lanciando un inequivocabile segnale.
Tra gli indagati della prima fase sono state stralciate ed andranno verso l'archiviazione le posizioni dell'ex Rettore Tony Recca e del Direttore di Ingegneria Enrico Foti.
Archiviazione anche per l'ex Rettore de La Sapienza Eugenio Gaudio, recentemente balzato agli onori della cronaca per la rinuncia a ricoprire il ruolo di Commissario per la Sanità in Calabria.
Alla sbarra, tra gli altri, Giacomo Pignataro, il rettore decaduto, ritenuto dall'accusa al vertice dell'organizzazione che gestiva "Università Bandita".
Pignataro ci aveva querelati, e con noi il Prof. Beppe Condorelli: siamo stati archiviati...
Entra a pieno titolo in questo procedimento la vicenda scoperta nel 2018 da Sudpress, la "chiamata" dell'ex assessore della giunta Bianco Orazio Licando presso il dipartimento di Scienze Umanistiche.
Una storia da rileggere, come tutto il resto.
Per questo "affaire" richiesto il processo per i due "politici" oltre che per gli ex rettori dell'epoca ed il direttore del dipartimento Maria Antonietta Paino che è l'unica, insieme a Licandro, ad essere ancora tranquillamente al proprio posto...
Nei prossimi giorni proporremo un amarcord...
intanto gli atti...