Mentre ancora si attende la decisione del Tar di Palermo circa il ricorso presentato da oltre 70 famiglie catanesi, il Tar della Lombardia si è espresso ieri su un ricorso simile depositato dal comitato "A scuola", figlio del movimento "No Dad", a cui prendono parte i genitori e gli studenti delle scuole superio continua.
In Lombardia si torna i liceali tornano tra i banchi di scuola. A deciderlo il Tar di Milano a cui i genitori del comitato "A scuola" si erano rivolti per far annullare l'ordinanza emanata dalla Regione Lombardia che prorogava la didattica a distanza fino al 25 gennaio prossimo.
I giudici amministrativi hanno sottolineato come "il pericolo che l’ordinanza vuole fronteggiare non è legato alla didattica in presenza in sé e per sé considerata, ma al rischio di assembramenti correlati agli spostamenti degli studenti", evidenziando "l’irragionevolezza della misura disposta, che, a fronte di un rischio solo ipotetico di formazione di assembramenti, anziché intervenire su siffatto ipotizzato fenomeno, vieta radicalmente la didattica in presenza per le scuole di secondo grado, didattica che l’ordinanza neppure indica come causa in sé di un possibile contagio".
Il decreto del Tar lombardo diventa notizia anche in Sicilia, dove si resta in attesa della decione del Tar di Palermo sul ricorso analogo presentato da oltre 70 famiglie contro la decisione del presidente Musumeci di tenere tutti a casa.
Le motivazioni che hanno spinto le famiglie as opporsi all'ordinanza dell'8 gennaio, infatti, trovano ragione nelle parole dei giudici amministrativi del Tar lombardo. Il pronunciamento del Tar di Palermo potrebbe quindi cambiare le carte in tavola al Presidente Musumeci.
"Da lunedì - ha dichiarato ieri sera il Presidente della Regione Siciliana - decideremo quale condotta assumere sulla questione scuole che per adesso rimangono chiuse in tutti gli ordini e gradi" (ANSA.it).
Musumeci protende infatti per l'ingresso della Sicilia in zona rossa, ma se i ricorsi presentati dai genitori di Catania Family Lab fossero nella direzione intrapresa dal Tar di Milano, anche in Sicilia si potrebbe tornare tra i banchi e per il governo Musumeci sarebbe una bella botta.
Leggi anche: