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GDF Operazione "Sipario": vicepresidente della VI circoscrizione e 3 vigili urbani coinvolti

16-03-2021 05:44

redazione

Cronaca, Focus,

GDF Operazione "Sipario": vicepresidente della VI circoscrizione e 3 vigili urbani coinvolti

Un subappalto per circa 6.000.000 di euro nel Porto di Augusta a fronte del sostegno alla sua candidatura

Un subappalto per circa 6.000.000 di euro nel Porto di Augusta a fronte del sostegno alla sua candidatura.

Quella che coinvolge il vicepresidente della VI circoscrizione Mauro Massari, eletto con Forza Italia e adesso in quota FdI, è solo una delle storie che sono dentro all’operazione Sipario condotta dalla Guardia di Finanza di Catania che oggi ha portato all’esecuzione dell’ordinanza, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il locale Tribunale, nei confronti di 22 soggetti, indagati, a vario titolo, per associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsioni aggravate dal metodo mafioso, corruzione, falso in atto pubblico, trasferimento fraudolento di valori, bancarotta fraudolenta, riciclaggio e autoriciclaggio.


A garantire a Mauro Massari il sostegno che potrebbe avergli consentito di ottenere le oltre 900 preferenze che lo hanno portato all’elezione al consiglio di circoscrizione, Orazio Buda legato al gruppo di Privitera Orazio, esponente di vertice del clan Cappello/Carateddi, già noto alla cronaca - tra l'altro - peril caso della gestione dei parcheggi nelle spiagge libere nel 2016.

 

Mauro Massari, Vice Brigadiere della Guardia di finanza, in servizio presso la Compagnia di Augusta, nonché attuale vice presidente della VI Circoscrizione del comune di Catania avrebbe stretto con Orazio Buda, di cui secondo gli inquirenti “conosceva pienamente l’elevata caratura criminale”, un patto elettorale per il quale il Buda si impegnava a sostenerne la candidatura. “Promessa - scrivono gli inquirenti - cui ottemperava come emerso chiaramente dalle attività di indagine, ottenendo in cambio dal Massari vari favori attraverso il reiterato abuso della propria qualità e dei poteri connessi alla funzione esercitata”. Tra le altre condotte il Massari prometteva di soddisfare la pressante richiesta del Buda finalizzata ad ottenere, in favore di una società a quest’ultimo gradita, un subappalto (per l’importo di circa 6.0000.000 di euro) presso il Porto di Augusta per la demolizione di una piattaforma ferrosa, garantendo la sua intermediazione nell’esercizio delle funzioni e mediante l’utilizzo della macchina di servizio; e ancora, su precisa richiesta di Orazio Buda, Massari prometteva di danneggiare un piccolo imprenditore attraverso l’utilizzo dei poteri connessi alla funzione esercitata.

 

Ma Massari non è l’unica figura “istituzionale” coinvolta in affari illeciti con Buda: le indagini hanno infatti fatto emergere le condotte di altri pubblici ufficiali e, nel dettaglio, di tre appartenenti alla Polizia Municipale di Catania: Giuseppe Longhitano, Attilio Topazio e Francesco Campisi. Su richiesta di Buda e agendo da intermediario tra lui e gli altri due pubblici ufficiali Campisi e gli altri redigevano false relazioni di servizio finalizzate a garantire la sussistenza dei requisiti richiesti dalla normativa di settore per garantire l’assegnazione di alloggi popolari da parte dell’IACP in favore di stretti congiunti del Buda stesso.

Le indagini hanno anche permesso di accertare come Buda abbia compiuto numerosi atti estorsivi a danno di privati cittadini, imprenditori catanesi operanti nei settori dei trasporti e nei confronti di un noto e premiato pittore siciliano, dal quale Orazio BUda pretendeva l’elargizione di opere, alcune delle quali destinate a pubblici funzionari al fine di tessere rapporti relazionali utili per perseguire finalità illecite; altre destinate ad arredare alcuni degli esercizi commerciali riconducibili allo stesso Buda.

 

In esito all’attività investigativa del Nucleo PEF della Guardia di finanza di Catania, il Giudice per le indagini preliminari ha disposto misure personali restrittive nei confronti di 22 soggetti.

 

Misure cautelari personali in carcere:

  • Buda Orazio
  • Massari Mauro 


Misura cautelare degli arresti domiciliari:

  • Castorina Giuseppe 
  • La Rosa Maurizio 
  • Campisi Francesco 
  • Longhitano Giuseppe 
  • Topazio Attilio 

 

Misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria:

  • Fama’ Fabio 
  • Fama’ Santo Giovanni 
  • Vita Antonio 
  • Misura interdittiva dell’attività imprenditoriale:
  • Buda Santo Alessio Santo 
  • Businskiene Irena 
  • Carlino Francesco 
  • Coco Vincenza 
  • Fisichella Pietro Benedetto Sebastiano 
  • Gerbino Rosario 
  • Gregorio Monica 
  • Marletta Rosario 
  • Papa Cristian
  • Privitera Angela 
  • Toscano Fortunata 
  • Caruso Monica 


  
Sono state inoltre sottoposte a sequestro quote sociali, beni mobili, immobili e conti correnti di tre società aventi sedi a Catania (ROYALS, SPECIALE BOYS e 9 CEREALI), attive nella gestione di noti bar e ristoranti nel capoluogo, fittiziamente intestate ai numerosi “prestanome” di Orazio Buda per eludere le indagini patrimoniali nei confronti dello stesso esponente dell’associazione criminale.  

L’attività investigativa in questione si inquadra nel più ampio quadro delle azioni svolte da questa Procura e dalla Guardia di Finanza volte al contrasto sotto il profilo economico-finanziario, delle associazioni a delinquere di tipo mafioso, al fine di evitare i tentativi, sempre più pericolosi, di inquinamento del tessuto imprenditoriale, e di partecipazione al capitale di imprese sane, anche approfittando delle difficoltà legate al periodo di contrazione economica.
 

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