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Pubbliservizi nel caos e la commissaria Perazzoli minaccia i dipendenti

02-04-2021 07:06

Pierluigi Di Rosa

Cronaca, Focus, Pubbliservizi,

Pubbliservizi nel caos e la commissaria Perazzoli minaccia i dipendenti

Stipendi in ritardo e scarico barile: e la CISAL contesta duramente...e in genere quando si invoca segretezza...

Non è buona cosa quando in una Pubblica Amministrazione, per quanto partecipata, si arriva ad invocare "segretezza" negli atti.

In genere significa che qualcosa non sta funzionando.

Quanto sopra è solo occasione di amarcord, ci è venunto in mente per una semplice analogia "letterale".  

Veniamo al caso che di certo non c'entra nulla con quanto sopra.

Infatti è accaduto che, lo scorso 15 marzo, la commissaria ministeriale della Pubbliservizi Maria Virginia Perazzoli abbia sentito l'esigenza di "avvertire" i dipendenti del rischio di procedimenti disciplinari nel caso di divulgazione di "atti o fatti aziendali".

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E che segreti devono tutelarsi in un'azienda a totale partecipazione pubblica?

Cercheremo di capirlo, anche perché siamo testimoni diretti di un modus operandi che lascia perplessi.

 

A titolo di esempio, abbiamo effettuato una richiesta di accesso agli atti in merito ad un affidamento diretto da decine di migliaia di euro ad una ditta di Udine (documenti catanesi a Udine...) per la digitalizzazione dei documenti aziendali e ci è stato opposto diniego con la seguente motivazione: "Il controinteressato ha presentato formale diniego all’ostensione dell’offerta tecnico-economica presentata in quanto contenente dati qualificabili come “segreti commerciali” e pertanto esclusi dal diritto d’accesso, così come previsto dall’art. 5- bis, comma 2, del D.lgs. 33/2013."

 

"IL SEGRETO COMMERCIALE": perfetto.

Su questo torneremo, intanto andiamo avanti.

 

Il caos, inteso come confusione, si acuisce con la nota a firma del commissario Perazzoli affissa in bacheca il 30 marzo, tanto per dare una Buona Pasqua ai dipendenti:

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Quindi la commissaria attribuisce la responsabilità del mancato pagamento degli stipendi alla Città Metropolitana, che in realtà è ancora in attesa di circa 130 risposte sulla gestione, circostanza che complicherebbe non poco la regolarità delle liquidazioni.

Ce ne siamo occupati. 

A questa nota della commissaria sugli stipendi ha duramente reagito la Segreteria Provinciale del sindacato CISAL a firma di Paolo Magrì:

 

"In Riferimento alla comunicazione da da Voi inviata Prot. U1054/2021 del 30/03/2021 tramite la quale comunicate un ritardo nei versamenti degli stipendi, ed in considerazione delle altre precedenti Vostre comunicazioni di pari tenore che sono state inviate, nonché il continuo verificarsi del ritardo nel versamento delle retribuzioni degli stipendi del personale dipendente della Pubbliservizi SpA, in considerazione della rendicontazione del committente Citta Metropiltana che solo volendo considerare la mensilità corrente ad oggi ha versato oltre 1,32 milioni di Euro, non trovando plausibile la carenza di liquidità che impedisce il saldo delle retribuzioni correnti, con la presente, nell' interesse dei lavoratori nostri associati, chiediamo formalmente l' accesso agli Atti, si richiede di fornire all' indirizzo Pec della scrivente i seguenti documenti:


• Affidamento di forniture, lavori e servizi a ditte esterne nel periodo dal 01/01/2020 al 31/03/2021, sia mediante affidamenti diretti che di affidamenti competitivi;
• Evidenza contabile liquidazione fatture di forniture, lavori e servizi a ditte esterne nel periodo dal 01/01/2020 al 31/03/2021, sia mediante affidamenti diretti che di affidamenti competitivi."

In sintesi, il sindacato CISAL rileva che Città Metropolitana i fondi li ha versati eccome, e chiede chiarimenti, tramite accesso agli atti, su affidamenti e liquidazioni, considerto che il pagamento degli stipendi dovrebbero avere la precedenza rispetto ad altri, magari consulenze od altro.

Vedremo se anche su questo verrà opposto il "segreto commerciale".

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