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"Le città vanno in rovina quando non sono in grado di discernere 

gli uomini che non valgono nulla  da quelli valenti.”

 

Antistene (445-365 a.C.), in Diogene Laerzio, Vite, VI, 5

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NO COMMENT

29-07-2022 06:55

redazione

Cronaca, Focus,

NO COMMENT

Colpisce il silenzio tombale degli "alleati" del centro destra, eccezion fatta per l'amico di sempre Basilio Catanoso.

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Colpisce il silenzio tombale degli "alleati" del centro destra, eccezion fatta per l'amico di sempre Basilio Catanoso.

Nel tardo pomeriggio di ieri l'annuncio da parte del sindaco Salvo Poglese diffuso con un comunicato stampa:

 

“Oggi ho presentato le mie dimissioni da sindaco di Catania. 

È stata una scelta molto sofferta e a lungo ponderata e il momento era già stato individuato ben prima della crisi, imprevedibile, del Governo Draghi. 

Le mie dimissioni dalla carica di Sindaco hanno sempre aleggiato fra gli addetti ai lavori e sulla stampa, seppure chi le invocasse di giorno facesse di tutto per scongiurarle di notte. 

Dopo l’ingiusta e inaspettata sospensione del 24 gennaio, nonostante illustri costituzionalisti sostenessero con convinzione la tesi opposta, avallata anche da quello che ha sempre sancito la Corte Costituzionale, ho valutato insieme alla mia Giunta quale fosse la decisione migliore per la Città. 

Una Giunta perfettamente legittimata a condurre l’Amministrazione in mia assenza e che per questo ringrazio. 

Le tante scadenze determinanti per la vita di Catania, dalla spesa dei fondi comunitari ai progetti del PNRR, e la necessità di dare continuità al processo di risanamento del bilancio mi hanno convinto a non presentare le dimissioni, lasciando al vicesindaco Bonaccorsi e agli Assessori il compito di proseguire il lavoro avviato, garantendo continuità amministrativa a una Città provata dal dissesto causato da altri e con un debito complessivo di un miliardo e seicento milioni di euro.

Le condizioni sono cambiate, anche con l’avvio di numerosi progetti e la conseguente apertura dei cantieri, possibile grazie a una importante accelerazione sulla spesa dei fondi europei. 

Adesso ho la serenità per fare quello che immaginavo già da mesi; la serenità di chi ha dato tutto sé stesso per rispettare la propria Città e il mandato ricevuto dai cittadini, con l’unico dispiacere di non aver concluso, mio malgrado, un percorso che ha già dato frutti importanti in termini di obiettivi raggiunti. 

Mi sembra doveroso ringraziare Roberto Bonaccorsi e tutta la Giunta, il Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Castiglione e tutti i Consiglieri, i dirigenti e i dipendenti dell’Ente e delle Partecipate, per l’onere che si sono assunti in questi mesi difficili, per l’abnegazione e l’impegno dimostrato nel perseguire il programma amministrativo. 

Lascio anche nella fondata speranza di poter dimostrare come la mia vicenda giudiziaria, causa della sospensione, si risolverà nell’unico modo possibile, dimostrando la mia totale e assoluta estraneità ai fatti contestati. 

Auguro alla mia Catania e ai miei concittadini ogni bene e di proseguire sulla strada della rinascita, dopo anni resi molto complicati anche dalla pandemia e dalla crisi internazionale.”.


A seguire le (poche) reazioni diffuse sino a questo momento: 

 

Elisabetta Vanin - Coordinatrice cittadina Partito Democratico

 

"Quando un sindaco si dimette in questo modo, dopo mesi di silenzi imbarazzati, immobilismo, sospensioni, vicende giudiziarie con condanna penale, giunte dimezzate, voci di dimissioni messe volutamente in giro per vedere “l’effetto che fa”, vuol dire che ha fallito e che la città è messa davvero male.

 

D’altronde non servono affatto le dimissioni di Pogliese per certificare il disastro in cui versa Catania: basta andare un po’ in giro per verificare quello che tutti i turisti e i catanesi stanno vivendo in questi mesi. 


La città che Pogliese abbandona, infatti, è quella con i cumuli di immondizia in ogni angolo come mai accaduto prima, a causa di un cambio di appalto storico ma incredibilmente non diretto dall’amministrazione;

è quella del dissesto finanziario mal gestito da chi, come il facente funzione Roberto Bonaccorsi, aveva ideato un pessimo ed inadeguato piano di riequilibrio nel 2012 e aveva certificato il pre-dissesto;

la città abbandonata da Pogliese è quella dell’affossamento del Museo Egizio, progetto già sottoscritto e definito e poi cancellato per ripicca contro la precedente amministrazione;

è quella del fallimento persino del tanto amato Calcio Catania, con la beffa del brindisi con Joe Tacopina che Pogliese descriveva come un salvatore;

è quella in cui tutti i progetti sono fermi e quasi nessuno del 2,4 miliardi di risorse e finanziamenti che noi avevamo raccolto sono stati spesi;

è la città in cui non è stata stata inaugurata  alcuna nuova della stazione della metropolitana, nè alcun lotto di Corso Martiri o a Librino, dove persino il palazzo di cemento già pronto non è stato assegnato alle famiglie bisognose.

È incredibile come questa sindacatura sia volata via senza alcuna iniziativa positiva e con mille problemi lasciati lì a moltiplicarsi.

Catania meritava molto meglio.

Meritava almeno un Sindaco, ma in questi 4 anni e mezzo non c’è stato nessuno seduto a Palazzo degli Elefanti. Risollevare la città non sarà facile dopo questi anni bui.

Ma come dice la nostra storia millenaria, Catania è stata spesso distrutta e siamo riusciti sempre a ricostruirla più bella di prima: mettiamoci a lavoro!".

 

 


Angelo Villari - Segretario Unione Provinciale Catania Partito Democratico
Jacopo Torrisi - Componente della segreteria provinciale Pd con delega alla Città Metropolitana di Catania

 

AL LAVORO PER LA SFIDA DA VINCERE PER CATANIA E PER I CATANESI CHE MERITANO MOLTO DI PIÙ DI QUEL CHE HANNO VISTO IN QUESTI ANNI

 

"Dopo aver ignorato per mesi le continue richieste di dimissioni che, come Pd di Catania, gli avevamo rivolto dopo aver condannato la città ad un immobilismo in piena crisi Covid, dopo non aver tentennato nemmeno quando la città è stata seppellita dai rifiuti, oggi il nostro (ex) sindaco si dimette, con una pec, lasciandoci per i prossimi mesi nelle mani di un commissario.

Per "pura causalità", le dimissioni di oggi vengono rese nell’ultimo giorno utile che consente a Pogliese di candidarsi al Parlamento.

Ma le sorti del singolo non ci interessano, siamo una forza politica e della città vogliamo occuparci. 
Da oggi, da subito, al lavoro per costruire un serio progetto in rinascita per la nostra città e per tutta la Città Metropolitana di Catania, un piano rifiuti vero che usi i fondi regionali disponibili per non alzare la Tari (già vergognosamente alta a Catania), un recupero del centro storico abbandonato in questi ultimi anni, un'attenzione vera alle periferie dimenticate da anni. 
Vogliamo costruire un percorso collettivo e non la fuga in avanti di singoli.

Un progetto sociale ed inclusivo che sappia dare risposte e aiuti a chi non arriva alla terza settimana.

Un percorso condiviso che veda uniti quanti in questi anni sono stati l’alternativa a questa amministrazione e, possibilmente, che parta dalle idee, che parli di progetti e di dare un futuro a questa città, non dai nomi e nemmeno dai simboli. Uniti (tutti) abbiamo una sfida davanti, una sfida da vincere per Catania, per i cittadini catanesi che meritano molto di più di ciò che hanno visto in questi anni.

Un augurio di buon lavoro a tutti noi."

 


I portavoce del Movimento 5 Stelle di Catania

 

“Le dimissioni di Pogliese sono un atto che aspettavamo da tempo.

Peccato arrivino con enorme ritardo.

Se è vero ciò che sostiene l'ormai ex sindaco, e cioè che è stata una scelta sofferta e non legata a dinamiche nazionali, non si capisce perchè non l'abbia fatta prima, magari restituendo la parola ai cittadini e consentendo di votare nella scorsa finestra elettorale, risparmiandoci un anno di commissariamento”. 
A dichiararlo sono i portavoce M5S del Catanese a tutti i livelli istituzionali.  
“Se lo vedremo candidato alle elezioni nazionali - spiegano i portavoce M5S - sarà chiaro a tutti che quelle di oggi sono solo lacrime di coccodrillo e che la reale intenzione dell'ex primo cittadino sia solo quella di trovare una poltrona più comoda.

Con queste dimissioni cala il sipario su una delle peggiori amministrazioni di sempre, caratterizzata da assessori che hanno abbandonato la nave in tempesta per concorrere alle regionali e da un sindaco assente per un periodo molto più lungo di quello che Catania poteva permettersi”.
“Mentre la città - sottolineano ancora - viveva momenti drammatici, sommersa dai rifiuti, abbandonata a sé stessa e costretta quasi all'autogestione, la compagine politica che la governava pensava a come riposizionarsi in poltrone più comode.
Nel frattempo noi non abbiamo mai smesso di lavorare per il bene comune, portando a casa risultati e mettendo pezze, a volte, alla colpevole inerzia del Comune” - concludono.


Jose Marano deputato regionale Movimento 5 Stelle 

"Finalmente termina l'agonia. Ora Catania libera di guardare al futuro"

 

"Altro che scelta d'amore per Catania. Pogliese ha tenuto in ostaggio la città sin dall'inizio del suo mandato con una spada di Damocle che poi è caduta sulla sua testa con la sospensione.

Il sindaco sospeso ha cercato di garantire il suo futuro politico sulle spalle di oltre 300mila catanesi che attendevano atti, opere pubbliche, raccolta dei rifiuti efficiente ma non hanno visto nulla di tutto ciò.

Adesso che le elezioni politiche garantiranno un salvacondotto e una poltrona sicura a Pogliese arrivano le tardive dimissioni.

Ma i catanesi sanno a chi dovranno addebitare questi anni di stasi e cattiva amministrazione."


Sinistra Italiana

Giolì Vindigni segretario cittadino
Pierpaolo Montalto segretario provinciale

 

"Finalmente Pogliese si è dimesso. Dopo aver tenuto in ostaggio la città per 4 anni, il peggior amministratore che Catania abbia mai avuto ha buttato a mare la città per un posto sicuro in parlamento.
 
Pogliese fugge da Catania, dopo aver tenuto per anni la città in ostaggio, senza guida e senza un’amministrazione autorevole per approdare in parlamento, garantito dai vertici nazionali del suo partito e della coalizione delle destre.
Epilogo vergognoso e scontato del fallimento del centrodestra a Catania.
Era già successo nel 2008 quando Scapagnini scelse anche lui un posto sicuro in parlamento e lasciò Catania senza luce e con un buco finanziario enorme.
Pogliese lascia una città allo sbando e non sarà certo una pulizia una tantum del centro cittadino, a spese nostre, a cambiare le carte in tavola.
Adesso verrà un commissario a terminare il lavoro sporco che Pogliese e la sua maggioranza non hanno avuto il coraggio di fare, iniziando dall’aumento della Tari.
In questi anni Sinistra Italiana ha denunciato tutti i problemi della città, ha fatto proposte, ha prospettato soluzioni.
Adesso la nostra città ha bisogno di una svolta immediata, di un’amministrazione seria che risolva i problemi aggravati da 4 anni di malamministrazione, ma soprattutto ha bisogno di sapere su cosa si vuole investire per farla rinascere.
Noi ci saremo con le nostre idee e con le nostre proposte."


Basilio Catanoso, Fratelli d'Italia

 

Le prevedibili reazioni isteriche di alcuni esponenti politici di sinistra e 5Stelle, a seguito delle dimissioni di Salvo Pogliese da Sindaco di Catania, sono solo lo specchio della loro pochezza, politica e umana” - ha dichiarato Basilio Catanoso di Fdi-

“Salvo ha sostenuto in questi mesi il peso di essere sospeso in una Città privata ingiustamente del proprio Sindaco eletto dal popolo, per colpa di una legge assurda come la Severino.

Lo ha fatto senza percepire più alcun emolumento, è bene ricordarlo, ritenendo che fosse corretto e responsabile che la propria Giunta andasse avanti per consentire che fossero portati a termine i progetti avviati in questa sindacatura, in particolar modo su fondi europei e PNRR. 

È appena il caso di ricordare che PD e Sinistra Italiana, oggi così solerti nel lapidare Pogliese, sono le stesse forze politiche che risponderanno insieme a Bianco alla Magistratura per la responsabilità di aver provocato il dissesto a Catania, causa oggi delle difficoltà nel far funzionare alcuni servizi e dell’impossibilità di assumere nuovo personale. 

Alle parole di astio dei 5 Stelle, paladini in questi anni dell’inconcludenza e dell’incapacità di avanzare una sola proposta per Catania, risponderanno gli elettori nelle urne fra pochi giorni: vedremo quale sarà il consenso che hanno consolidato fra gente, dopo averla vergognosamente presa in giro in nome dell’antipolitica e delle critiche sguaiate al sistema, prima di venirne fagocitati e di comportarsi molto peggio di quelli che attaccavano in campagna elettorale. 

Proprio i 5 Stelle sono la dimostrazione che ‘uno non vale uno’ e che è il merito a dover guidare le scelte. 

Salvo Pogliese potrà dimostrare adesso con maggiore serenità come le vicende che gli vengano addebitate siano prive di fondamento. 

A Catania, dopo le politiche e le regionali, ci sarà il tempo di costruire un progetto politico fondato anche su quanto di buono è stato seminato e boicottato per via giudiziaria con la rimozione del Sindaco”.

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