L'Ultimo Approdo: Un Dialogo tra Natura e Fotografia
"Quando Franco Ferro mi ha parlato del suo progetto "L'Ultimo Approdo", - racconta la curatrice della mostra Anna Papale -ho immediatamente pensato all'ultima sigaretta di Zeno Cosini, protagonista del capolavoro di Italo Svevo. Ma mentre Zeno vive la sua "malattia della volontà" attraverso procrastinazione e nevrosi, Ferro affronta il suo viaggio con entusiasmo e desiderio di riscoprire sé stesso, mettendo in evidenza la capacità di ricominciare. L'Ultimo Approdo è dunque una celebrazione dell'arte e della rinascita, una festa che rappresenta nuovi inizi e nuove destinazioni."
Così si può sintetizzare il concept alla base della mostra personale del fotografo catanese Franco Ferro ospitata sino al 6 ottobre nella prestigiosa sede di Banca Patrimoni Sella di viale Regina Margherita.
Il Mare come Sfida e Opportunità
La serie fotografica è nata per commemorare un anniversario speciale per Ferro, in cui il "mare" diventa il campo di studio. Barthes definirebbe questo come lo studium: il mare è allo stesso tempo limite e possibilità, un simbolo che rappresenta le sfide dell'individuo davanti alla vastità della natura.
Ferro ha scelto di utilizzare il mare come supporto artistico, puntando l'obiettivo verso un soggetto non figurativo.
I fasci di luce artificiali utilizzati durante l'esposizione trasformano la superficie del mare in qualcosa di più, sfidando i vincoli tradizionali della fotografia. La luce non è più un elemento passivo ma diventa parte integrante della narrazione visiva, rendendo viva una natura apparentemente morta.
(autore del video Domenico Fabiano)
La Contemplazione come Risposta al Malessere
Il colore e la luce sono strumenti che Ferro usa per affrontare i malesseri esistenziali moderni, come l'overthinking e il burnout, che ricordano tanto le problematiche di Svevo. La risposta dell'artista è la contemplazione del mare, l'esperienza estatica capace di sospendere la mente razionale e permettere al pensiero intuitivo di guidare verso una nuova conoscenza.
"Nella mia fotografia c'è sempre la necessità di entrare in relazione con la natura al fine di svelarne la vera essenza", afferma Ferro.
La contemplazione non è mai passiva; è un dialogo attivo tra l'artista e il paesaggio. L'acqua diventa metafora del pensiero, che può essere trasparente o assumere diverse tonalità, proprio come il mare nelle opere di Ferro.
L'Evento: Un Invito alla Riscoperta di Sé
L'esposizione "L'Ultimo Approdo" ha rappresentato un invito esplicito rivolto a chiunque voglia prendere parte a questa celebrazione del viaggio interiore e del rapporto tra uomo e natura.
L'artista ha infatti esortato i visitatori a riscoprire la propria capacità di creare, di lasciarsi ispirare dalle variabili di colore e luminosità, di immergersi in un percorso che segue la luce e il movimento dell'acqua.
Ogni scatto rappresenta la vittoria dell'azione sulla staticità, il mare piatto contro i pensieri mossi e viceversa.
Un Viaggio Estetico tra Notturni e Dorati
L'opera di Franco Ferro è una continua esplorazione delle condizioni del mare e del pensiero. I notturni e i dorati sono simboli di contrasto: la notte e il buio sono sfidati dalla luce artificiale, i colori intensi diventano metafora dell'artista che non si arrende all'oscurità ma la trasforma in un'opportunità di espressione.
Con "L'Ultimo Approdo", Ferro invita tutti a scoprire il proprio percorso, che sia dato dalla realtà tangibile degli scogli o dall'astrazione dei colori e dei movimenti del mare.
Un'occasione per riflettere sulla propria esistenza e trovare nuove rotte da seguire, in un continuo viaggio di esplorazione e scoperta.
Per info sulle opere dell'artista https://www.francoferro.eu/