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LA FINOCCHIARO CONTINUA, CANDIDATA IN PUGLIA

27-12-2012 07:09

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7 legislature ed adesso verso l'ottava. Dal 1987 data della prima elezioni alla Camera dei Deputati con il Partito Comunista non c'è stata legislatura senza l'On. Anna Finocchiaro presente in Parlamento. Nella XVI legislatura, quella che si è appena conclusa, è stata eletta lontano dalla Sicilia, in Emilia Romagna. Adesso ci "riprova" con un seggio blindato in Puglia. Niente Sicilia per l'ex magistrato che nel 2008 si candidò a Presidente della Regione Siciliana contro Raffaele Lombardo, perdendo le elezioni nel ticket con Rita Borsellino.



Dopo due anni in Sicilia il suo Partito Democratico sostiene Raffaele Lombardo alla Regione per evitare il tracollo. La chiameranno scelta "tecnica", "responsabile". Sta di fatto che il principale avversario di Raffaele Lombardo diventa alleato dando vita al ribaltone.
 



LA CANDIDATURA OLTRE SICILIA
Malcontento diffuso, dunque, ed il colpo a sorpresa della vigilia è stata la candidatura della presidente dei Riformisti al Senato Anna Finocchiaro nel collegio di Taranto: “Sono contenta di farlo a Taranto, città simbolo di questioni così importanti come il lavoro e l'ambiente”, ha subito dichiarato la diretta interessata. Non sarebbe la prima volta per il capogruppo dei democratici. Nelle scorse politiche infatti, venne eletto nella "rossa" Emilia Romagna salutando da lontano la sua Sicilia dove per le Regionali il popolo non l'ha acclamata come candidato alla Presidenza della Regione. Ma come mai non si ririririricandida in Sicilia, nella sua Catania? I consensi personali sono ai minimi storici a tastare il polso della città. Sarà forse questa la motivazione per cui non si è candidata per il Parlmaneto qui in Sicilia per l'ottava volta?

 




I GUAI GIUDIZIARI DEL MARITO
Nel 2010 nasce il sospetto che dietro l'alleanza stipulata tra l'MPA e il PD per la costituzione del governo regionale vi fosse anche un accordo per agevolare la ditta Solsamb, di cui è amministratore delegato il marito di Anna Finocchiaro, Melchiorre Fidelbo. La vicenda risale al 2007 quando il consorzio Sda (di cui fa parte la Solsamb) presenta all'allora Asl 4 un progetto per la costruzione di un poliambulatorio a Giarre; l'azienda di Fidelbo si sarebbe dovuta occupare della realizzazione del sistema di informatizzazione interno alla struttura.


Tre giorni dopo la formulazione della richiesta, l'ispettore regionale dà il via libera ai lavori. Ma l'iter necessario a sbloccare i finanziamenti ministeriali previsti per questo genere di presidi è lungo, e richiede la presentazione di un nuovo piano. Piano che Fidelbo deposita nell'estate del 2010, quando a Palermo si forma una nuova maggioranza tra Lombardo eletto con il centro destra e il PD. Verso la fine dell'anno tuttavia l'assessore regionale alla Sanità, il "tecnico" Massimo Russo, annuncia un’indagine per chiarire i contorni della faccenda e capire perché l'appalto è stato assegnato non dalla Regione ma dall'Azienda sanitaria e senza l'indizione di una gara. Nel febbraio 2011 il direttore dell'ASP di Catania (prima Asl 4) firma una delibera di autotutela e revoca la commessa.
 



Il 25 ottobre 2012 Fidelbo viene rinviato a giudizio in relazione all'affare Solsamb per abuso di ufficio e truffa; è accusato di aver fatto pressioni indebite sui dirigenti dell'Azienda sanitaria con lo scopo di ottenere l'appalto.



FINOCCHIARO STORY
Nel 1981 diventa funzionario della Banca d'Italia nella filiale di Savona. Pretore a Leonforte dal 1982 al 1985, poi sostituto procuratore nel tribunale di Catania fino al 1987, anno in cui venne eletta deputato nelle file del Partito Comunista Italiano. Dal 1988 al 1995 fu inoltre consigliere comunale a Catania, prima con il PCI e poi con il Partito Democratico della Sinistra.
Ministro per le Pari Opportunità durante il governo Prodi I, nel 2001 confermò il suo seggio alla Camera dei deputati candidandosi con i Democratici di Sinistra. In vista delle elezioni politiche del 2006 sbarca al Senato ed ottiene un nuovo mandato parlamentare risultando eletta nella circoscrizione Sicilia per la lista de L'Ulivo.


Nel 2006 (XV Legislatura) è nominata capogruppo a Palazzo Madama del gruppo parlamentare de L'Ulivo. È stata membro della segreteria nazionale dei DS, di cui è anche stata responsabile del settore giustizia. Nel 2007 è stata uno dei 45 membri del Comitato nazionale per il Partito Democratico; il 7 novembre, a seguito della costituzione del gruppo parlamentare del PD, ha ricevuto l'incarico di capogruppo al Senato della Repubblica.

Nel 2008 ha accettato la candidatura a presidente della Regione Siciliana, che le era stata proposta dal alcuni esponenti del PD e dell'Unione. Il 14 aprile è sconfitta da Raffaele Lombardo, che ottiene oltre il 65% dei voti. Il 29 aprile 2008 è stata riconfermata capogruppo al Senato del PD per la XVI Legislatura eletta nel collegio Emilia Romagna e adesso per l'ottava volta "corre" con un posto blindato in lista in Puglia. La Sicilia è lontana e Roma è vicina.


Vincenzo Barbagallo


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Dal 1987 in Parlamento


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