




di Antonio Lo Verde La manovra finanziaria, la terza dall’inizio dell’anno, è approdata finalmente a Palazzo dei Normanni. Parte così l’iter per giungere all’approvazione entro fine mese, comunque prima del giudizio di parificazione sul rendiconto della regione, da parte della Corte dei Conti, previsto nei primi giorni di luglio. E così con il solstizio d’estate arriva lo start ad una correzione dei conti pubblici per 360 milioni di euro. Il presidente della regione Rosario Crocetta anticipa che il ddl conterrà anche le norme per chiudere la stagione delle pensioni d’oro in Sicilia. “E’ finita la pacchia – dice il governatore. Avvieremo la riforma pensionistica e spariranno le pensioni d'oro e le pensioni integrative che saranno totalmente illegittime. Non si andrà più in pensione sulla base dell'ultimo stipendio, ma sulla base di tutto il percorso lavorativo”. Il governo regionale ha confermato, nel testo della legge, il tetto dei 160 mila euro anche per le pensioni, oltre che per gli stipendi. Sulle partecipate Crocetta ha voluto con norma che società strategiche rendano noto il fabbisogno di personale al fine di creare un elenco unico con il personale immediatamente disponibile. Il personale in esubero sarà destinato a un bacino che consentirà la mobilità tra una partecipata e l'altra. Non ci saranno sanatorie per il personale assunto dopo il 2009. “Queste immissioni in servizio – dice il presidente – sono illegittime e per questo controlleremo se vi sia una responsabilità patrimoniale da parte degli amministratori”. Nella manovra estiva entrano anche i 100 milioni di euro per il fondo di rotazione Irfis utile all'accesso al credito da parte delle imprese. Inoltre vengono appostati 62 milioni per le misure di inclusione sociale e lavorativa destinate alle famiglie che hanno un Isee inferiore ai 5 mila euro annui. Questi fondi sono stati ricavati dalla riduzione dell'1% su tutti i capitoli di bilancio. “Con questa norma – dice Crocetta – aiuteremo 35 mila persone e pensiamo di poter utilizzare anche 100 milioni del Fse per interventi analoghi”. Ma su questo punto Crocetta viene attaccato dal Movimento Cinquestelle. “Il presidente della regione – afferma Giancarlo Cancelleri sul suo profilo Facebook - continua a copiare le proposte del M5S. Lancia in questi giorni le proposte sul reddito di cittadinanza e sul taglio delle pensioni e degli stipendi d'oro. Il M5S queste proposte le ha avanzate al parlamento siciliano il 2 febbraio 2013 (reddito di dignità) ed il 6 dicembre 2013 (taglio degli stipendi e delle pensioni d'oro). Presidente se fossimo un partito avremmo gridato allo scandalo, avremmo detto 'buffone, ci hai copiato', ma fortunatamente non lo siamo, non perderò tempo quindi con inutili manfrine, anzi non vogliamo far perdere tempo alla Sicilia. Purtroppo per copiare le nostre proposte, caro presidente, ci stai troppo tempo aggiunge Cancelleri che lancia l’hastag #Rosariobastavachiedere". Ed anche da Forza Italia arrivano critiche al presidente sulle misure di welfare previste dalla manovra. “L'assegno di cittadinanza – dice Vincenzo Figuccia - così come concepito da Crocetta porterà la regione a bruciare 62 milioni di euro. Altro che fiore all'occhiello, rappresenta un contributo a pioggia che non porterà alcun beneficio alla cittadinanza, e la dimostrazione è da ritrovare nel passato: l'assistenzialismo non ha mai incentivato crescita e sviluppo. E’ necessario – aggiunge - concepire un sostegno dedicato alla gente in difficoltà' ma finalizzato alla produzione, alla creazione di posti di lavoro, che si riveli nei fatti un contributo capace di realizzare occupazione vera”




