di Antonio Lo Verde Il governo regionale ha varato la riforma della Formazione professionale. Dopo mesi di annunci e interventi che, il più delle volte, hanno provocato la perdita del posto di lavoro e ritardi assurdi sugli stipendi per moltissimi dipendenti del settore, ora sembra che si faccia sul serio, con una legge che dovrebbe portare in bonis l’intero sistema dove negli anni non sono mancati sprechi e clientele. Ma l’assessore Scilabra oggi ha messo anche le mani avanti parlando di “tallone d'Achille” del governo sulla gestione della Formazione professionale in questi 18 mesi di amministrazione. Sul ddl di riforma verrà avviata una consultazione con i Sindacati, mentre per martedì prossimo è previsto un incontro del governo con i capigruppo dell’Ars. Il ddl targato Crocetta e Scilabra si compone di 31 articoli e prevede un decentramento delle competenze con cabine di gestione basate sulle specifiche esigenze dei territori. "L’innovazione più concreta – ha detto l’assessore Nelli Scilabra – consiste nel decentramento. I progetti saranno rinnovati ogni anno e affidati a liberi consorzi, città metropolitane e Camere di Commercio. Le modalità di attuazione saranno quelle dei voucher, tranne che per alcuni settori specifici come quello delle carceri. In più abbiamo disciplinato l'apprendistato. Mentre l’alta formazione è demandata interamente alle università. Nei progetti di formazione potranno essere inclusi anche disabili e immigrati”. "Altra novità è l'istituzione di un secondo albo - ha aggiunto l'assessore -. Il primo riguarderà sempre i lavoratori fino al 2008, quello nuovo includerà anche le scuole, e saranno coinvolte maggiormente anche le aziende. Ma per essere ammessi a questo secondo albo si dovrà superare una selezione per titoli e per esame". Per il presidente Crocetta “questa riforma apre un'integrazione tra il mondo della scuola e le esigenze del mercato. L'altra grande novità è rappresentata da una gestione che non sarà più in mano alla regione. Non ci saranno più anomalie nei pagamenti perché magari qualcuno non è amico di questo o quel dirigente. Questa riforma si integra con l'abolizione delle province e la riforma dei liberi consorzi di comuni e città metropolitane. Infine - ha sottolineato il governatore - le imprese saranno considerate veri e propri enti formatori e potranno fare apprendistato ai giovani, che potranno scegliere tra l'ente di formazione e l'azienda stessa. Voglio specificare - ha concluso Crocetta - che non parliamo di nuove assunzioni, ci saranno incentivi al prepensionamento e mobilità che incardineremo nel disegno di legge, in un sistema elastico per cui chi va in pensione viene sostituito da un giovane laureato".