di Mattia S. Gangi Come sempre in questi casi, purtroppo verrebbe da dire, qualcosa non torna nella lettura delle entusiastiche affermazioni del sindaco Enzo Bianco e del "nuovo" commissario dell'Autorità Portuale, Cosimo Indaco. In un comunicato congiunto i due affermano che Catania sta per vivere una nuova aurea stagione di turismo grazie all'arrivo di ben 8, dicasi otto, navi da crociera, colme di turisti festanti da tutto il mondo, pronti a spendere i propri danari nelle bisognose terre di Catania. Giubilo, gaudio, festeggiamenti nel regno dell'elefante. Gli accordi presi dal sindaco Bianco a Genova con le società croceristiche hanno prodotto il tanto sperato rimpolpamento dei flussi turistici nei confronti del nostro amato porto. “Quello che stiamo seminando comincia a dare i suoi frutti: 20.000 croceristi nell’ultima settimana di ottobre sono davvero un bel risultato" afferma Bianco. Ma siamo proprio sicuri che sia così? Costa sta seminando il sindaco? Fino a qualche mese fa infatti, le principali compagnie avevano abbandonato l'approdo catanese a causa degli eccessivi costi dei servizi di terra. Questi servizi venivano forniti da una ditta vincitrice di appalto affidato dall'Autorità Portuale, organo che ricordiamo essere dipendente dallo Stato e non da istituzioni locali o regionali. Di quali servizi parliamo? Pulizia, scarico sentine, smaltimento dei rifiuti di bordo eccetera. Per capire meglio, i costi dei servizi gravano indirettamente sulle compagnie di crociera perché ad imporli è la ditta che riscuote direttamente dall'Autorità portuale. Per coprire queste cifre l'Autorità aumenta dunque i costi di attracco per singola compagnia. Ma quali sono le cause di questo improvviso "sblocco" degli arrivi? Secondo il sindaco il merito, ovviamente, è tutto suo e del nuovo commissario: "“Gli arrivi sono i primi risultati della missione a Genova del 28 luglio scorso per far tornare all’ombra dell’Etna le navi da crociera dopo che il 50% di esse aveva abbandonato lo scalo per varie questioni, dai costi elevati dei servizi alla mancanza di un’offerta di accoglienza da parte della città. Siamo riusciti a invertire la tendenza puntando sulla competitività, sui servizi d’accoglienza e sui collegamenti e adesso possiamo cominciare a lavorare con maggior tranquillità”. Competitività? Servizi d'accoglienza? Collegamenti? ma di cosa parla l'avvocato Bianco? Cosa vuol dire precisamente "competitività", con chi o cosa dovremmo competere? E di quali servizi d'accoglienza pontifica? La passerella con nebulizzatore rinfrescante mai realizzata? Il percorso pedonale bloccato dalle macchine e cancellato dal passaggio delle vetture e con i tornelli inutili e divelti al suo interno? La zona del Porto Vecchio invasa dai Tir con basolato totalmente distrutto dal passaggio dei mezzi pesanti? Ma soprattutto di quali collegamenti parla il nostro primo cittadino? Se non se ne fosse accorto appena sbarcati, come abbiamo denunciato più volte noi di SUD Press, i turisti sono scaraventati nel traffico di via Dusmet, passando attraverso il parcheggio privato (e forse non a norma di legge) realizzato sotto gli archi della marina. Ci chiediamo piuttosto cosa abbia fatto molto più realisticamente abbassare all'improvviso i costi dei servizi prima tanto esosi. Non vorremmo infatti che a coprire queste cifre siano le casse comunali, ovvero le tasche dei cittadini catanesi che pagherebbero una passività realizzata non dal Comune stesso ma da un'Autorità statuale. Un ente che, se così fosse, se avesse realmente bisogno dei soldi del Comune non avrebbe dunque alcun senso di esistere. Ma l'azione programmatica degli arrivi non si limita solo ad Ottobre e spinge il commissario Indaco ad affermare :"Martedì prossimo incontreremo l’agente generale della Costa Crociere Luigi Tagliavia, riprendendo il discorso sulla calendarizzazione del 2015 e del 2016 e parlando anche di queste nuove iniziative di accoglienza e dei collegamenti”. Benissimo, solo che ad occuparsi di queste cose non dovrebbe essere il commissario ma il Presidente dell'Autorità Portuale, come unico responsabile della programmazione. Il commissario infatti dovrebbe solo limitarsi a sanare le situazioni anomale ed aspettare la nomina di un nuovo Presidente. Si dovrebbe insomma aspettare che l'ente predisposto dalla legge per occuparsi del governo dell'Autorità, il Comitato Portuale, elegga democraticamente il suo nuovo Presidente prima di fare affermazioni di questo tipo. Le nostre domande, come sempre, restano in attesa di una esauriente risposta da parte del sindaco, membro del Comitato Portuale, perché guardando attentamente le cose come stanno non si intravede nulla di chiaro, solo ulteriori "nebbie" che preferiremmo fossero diradate una volta per tutte.