Maurizio Lucchese dichiarava redditi minimi ma comprava auto lussuose. Nel mirino due attività commerciali, cinque autovetture e disponibilità finanziarie. L'uomo, nel 2014, è stato arrestato per tentata estorsione e minacce ai danni del noto chef Natale Giunta. Il 52enne di Palermo era coinvolto, fin dagli anni '80, in diversi reati contro il patrimonio e gravato da numerosi precedenti penali, Nel febbraio 2014 l'uomo è stato tratto in arresto e condannato a sei anni di reclusione con l'accusa di tentata estorsione, minacce e danneggiamenti ai danni dello chef Natale Giunta, titolare di un'attività di ristorazione, al quale era stato richiesto il pagamento del pizzo, giustificato, a suo dire, per il sostentamento delle famiglie dei detenuti. Il sequestro di beni scaturisce dalle indagini svolte dal Gico della Finanza di Palermo, che ha rilevato una sproporzione tra i redditi dichiarati dal complessivo nucleo familiare dell'uomo e le numerose acquisizioni patrimoniali realizzate nel tempo. I riscontri effettuati dalle Fiamme Gialle hanno permesso di evidenziare come il nucleo familiare dell'interessato, composto da cinque persone, abbia fiscalmente dichiarato redditi esigui e appena sufficienti a soddisfare le primarie esigenze di sussistenza, ma non idonei a consentire l'acquisto di terreni, di autovetture di lusso e l'avvio di attività commerciali. Il valore dei beni sequestrati è di 2.700.000 euro e comprende: -ditta individuale di autonoleggio “ANNIE CARS di Puccio Anna”, con sede a Palermo, e un' attività commerciale di bar intestata alla medesima; -5 autovetture, tra cui due Mercedes modello Clk e Cls, una Maserati Quattroporte e una Porche Boxter - disponibilità finanziarie.