La visita del ministro per le Riforme ha avuto l’effetto di mettere da parte lo scontro al calor bianco tra le due anime dei Dem. Ad alimentare il dibattito è Gianfranco Vullo: "Qualcuno ha una visione manichea rispetto alle questioni politiche" L’effetto Boschi è già svanito. La visita del ministro per le Riforme ha avuto l’effetto di mettere per alcune ore da parte lo , tra l’ala che si rifà al sindaco Bianco, che gode dell’appoggio dei deputati regionali Raia e Villari, e quella composta dal parlamentare nazionale Berretta e dai deputati regionali Sudano e Sammartino. Ieri tutti a far quadrato attorno alla Boschi, quasi a mettere la polvere sotto il tappeto. Ventiquattr’ore dopo la grande adunata, pronti a riprendere il duello. Che era esploso con le dimissioni dell’assessore Angela Mazzola e culminata con la defenestrazione del capogruppo consiliare Giovanni D’Avola, sostituito da Nino Vullo. Un atto giudicato illegittimo dal segretario provinciale, Enzo Napoli che ha rinnovato stima e appoggio a D’Avola. Ad alimentare la dialettica interna ai Dem è Gianfranco Vullo, fratello di Nino, uno dei due capigruppo. “Vanno messe al bando le polemiche sul gruppo consiliare”, dice il deputato regionale aggiungendo di avere “l’impressione che qualcuno abbia una visione manichea rispetto alle questioni politiche di questi giorni”. “Va ricordato però – aggiunge - che sia il consigliere Nino Vullo che il consigliere Niccolò Notarbartolo sono stati eletti con la lista del Partito Democratico, e che la stessa consigliera Ersilia Saverino è passata al Pd ancor prima che alcuni deputati regionali facessero tale scelta”. Per la cronaca, i consiglieri citati dal deputato regionale sono proprio quelli che hanno sfiduciato D’Avola. “Per queste ragioni – aggiunge il deputato Dem - non condivido quanti pensano che il gruppo consiliare sia diviso tra chi sostiene la Giunta Bianco e chi invece è critico”. “Il Pd a Catania è uno solo e di fatto appoggia l’Amministrazione comunale” assicura Vullo auspicando “una risoluzione celere dei problemi che hanno caratterizzato la guida del gruppo a Palazzo degli Elefanti in questo ultimo periodo con una ricomposizione politica che guardi agli interessi di Catania ed al buon funzionamento dalla rappresentanza del partito in Consiglio comunale”.