L'osservazione del fenomeno è resa difficile a causa delle cattive condizioni meteorologiche. Dalla Voragine un nuovo trabocco verso ovest, con una colata di lava che si sovrappone a quella della sera precedente. Forti boati e una densa nube di cenere e lapilli alta 1 chilometro Continua l'eruzione sull'Etna, anche se le nuvole che avvolgono il vulcano non permettono di ammirare lo spettacolo. Stamattina, l'ampiezza del tremore vulcanico ha mostrato un repentino aumento e, contemporaneamente, si sono uditi boati forti e quasi continui nei centri abitati nei settori orientale e meridionale del vulcano. Si è formata una densa nube eruttiva, spinta dal fortissimo vento verso est, che ha raggiunto un'altezza di poco più di 1 chilometro (nella foto scattata da Tremestieri Etneo) sopra la cima dell'Etna. Ricadute di cenere e lapilli sono avvenute sul fianco orientale, in una zona immediatamente a nord di quella interessata dalle ricadute piroclastiche del giorno precedente. Nessuna ripercussione sul traffico aereo, con lo scalo di Fontanarossa pienamente operativo. L'osservazione del fenomeno è resa difficile a causa delle cattive condizioni meteorologiche; tuttavia i dati strumentali - localizzazione delle sorgenti del tremore vulcanico e dei segnali infrasonici – hanno rilevato un nuovo episodio parossistico alla Voragine, con un nuovo trabocco verso ovest, con una colata di lava che si sovrappone a quella della sera precedente. L'attività eruttiva viene seguita costantemente dall'Ingv, attraverso i sistemi di sorveglianza visiva, termica, sismica, infrasonica e delle deformazioni del suolo.