L'ottimismo del governatore siciliano si scontra con l'immagine devastante che l'Isola "offre" da oltre un mese ai siciliani e alle migliaia di turisti in visita. Crocetta l'apertura da domani dell'impianto di biostabilizzazione della discarica di Gela e un paio di misure che a suo dire risolveranno l'ennesima crisi rifiuti “L’emergenza sarà risolta entro venerdì”. Era il 12 luglio, quando il governatore siciliano Crocetta prometteva "urbi et orbi" che il caos rifiuti avrebbe avuto i giorni contati: tre per l’esattezza. Ma da qual venerdì non solo l’emergenza non è rientrata anzi si è ulteriormente aggravata per l’ordinanza del governo regionale che ha ridotto la quantità giornaliera di conferimento massima prevista. Obiettivo prioritario del provvedimento: evitare il collasso delle due grandi discariche aperte, Trapani e Grotte San Giorgio. Ma in tutte le cose, c’è sempre il rovescio della medaglia: gli enormi cumuli di rifiuti non raccolti per le strade di decine e decine di comuni dell’Isola. Quattromila tonnellate secondo una stima di Sergio Marino, presidente della Rap, l’azienda per la raccolta dei rifiuti a Palermo. A distanza di 9 giorni, arriva l’ennesima promessa del presidente della Regione, assediato sia dai sindaci che protestano per le loro città che si presentano sporche e puzzolenti agli occhi dei cittadini e dei tanti turisti, sia dalle opposizioni che sono tornate alla carica dopo la pubblicazione della relazione della Commissione Ecomafie della Camera. In quasi 400 pagine, viene descritto il ciclo rifiuti con tutto ciò che ci sta dietro: la capacità d’infiltrazione della mafia, la corruzione negli apparati amministrativi e il ricorso massiccio al sistema delle discariche. Insomma, una vera e propria bocciatura per i governi regionali che si sono succeduti dal 2002 a oggi: Cuffaro, Lombardo e Crocetta. Colpevoli, secondo la Commissione, di non essere riusciti a interrompere la gestione in deroga del ciclo dei rifiuti, favorendo nei fatti “la capacità d’infiltrazione della mafia, la corruzione negli apparati amministrativi e il ricorso massiccio al sistema delle discariche”. In questo contesto, da vero e proprio stato d’assedio Crocetta lancia l’ennesima promessa: "Le decisioni che saranno assunte consentiranno di normalizzare la situazione dei rifiuti nell'Isola entro la fine mese", ha annunciato il governatore prima di volare a Roma dove incontrerà il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti insieme all'assessore regionale all'Energia Vania Contrafatto e al dirigente del Dipartimento Maurizio Pirillo per discutere dell'emergenza rifiuti nell'Isola. Quali sono le decisioni che secondo Crocetta gli consentiranno di far rientrare una crisi che va avanti ormai da oltre un mese? "Sarà attivo da domani l'impianto di biostabilizzazione della discarica di Gela, in anticipo rispetto alle previsioni. L'attivazione consentirà ai comuni della provincia di Caltanissetta di conferire i rifiuti in discarica". Domani, inoltre, si terrà una conferenza di servizi “per affrontare il tema del potenziamento degli impianti esistenti incluso quello della discarica di Bellolampo e la definizione di un piano straordinario", ha aggiunto il governatore annunciando tra l'altro "l'attivazione dal 1 agosto degli impianti di biostabilizzazione a Siracusa e Siculiana".