Con una nota inviata al Comune di Catania, alla Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali e all’assessorato regionale ai Beni culturali e ambientali, Legambiente ha espresso la propria contrarietà all’ipotesi di realizzare la kermesse Dem nel giardino Bellini “No alla Festa nazionale dell’Unità alla villa Bellini”. E’ la ferma presa di posizione di Legambiente che con una nota inviata al Comune di Catania, alla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali e all’Assessorato regionale ai Beni Culturali e Ambientali Legambiente ha espresso la propria contrarietà all’ipotesi di realizzare la kermesse del Pd in programma dal 29 agosto all’11 settembre nel “polmone verde” nel cuore di Catania. L’associazione guidata da Renato Di Pietro, in particolare, ritiene “questa ipotesi molto grave in quanto l’impatto di una simile manifestazione, idonea a ospitare decine di iniziative e dibattiti e numerosissimi stand commerciali e gastronomici per oltre due settimane, appare lesivo per i valori culturali e ambientali del giardino storico – monumentale”. “Mentre singole e specifiche iniziative di elevato livello culturale potrebbero essere accettate nel giardino storico”, Legambiente reputa che “manifestazioni di eccessivo impatto debbano trovare una diversa collocazione nella città”. L’associazione ambientalista inoltre evidenzia che il giardino Bellini è stato oggetto negli anni scorsi di interventi di riqualificazione molto costosi e che, a seguito di tali interventi, si è ritenuto corretto, sino ad oggi, interdire manifestazioni quale quella che si vorrebbe realizzare. “Una diversa valutazione in questo caso – aggiunge Di Pietro - non sarebbe giustificata e l’illegittimità della scelta comporterebbe la responsabilità erariale delle Autorità che accolgono la richiesta di autorizzazione per gli eventuali danni che potrebbero venire arrecati al patrimonio culturale. Pertanto, Legambiente ha invitato Comune e Soprintendenza ad intervenire al fine “di evitare pregiudizi per il patrimonio culturale, storico e naturalistico negando le dovute autorizzazioni e annullandole ove già rilasciate”.