E' la terza chiusa quest'anno dalla polizia. All'interno dell'abitazione esercitava una prostituta colombiana regolare di 61 anni. All'uscita dall'appartamento bloccato un cliente che ha detto agli agenti di "trovarsi lì per caso" e di essere entrato solo per curiosità La Polizia di Ragusa ha chiuso in via Minardi un’altra casa a luci rosse. All’interno di un’abitazione è stata sorpresa una colombiana regolare. Le indagini sono scattate quando alla squadra mobile è arrivata le segnalazioni di alcuni residenti della zona che avevano notato uno strano via vai nell’abitazione. I poliziotti hanno avviato i controlli e dopo aver individuato l’abitazione hanno atteso l’uscita di un cliente, un artigiano ragusano. L’uomo attualmente in ferie ha riferito ai poliziotti di essersi “trovato lì per caso” e che non voleva avere rapporti sessuali a pagamento ma di essere entrato nell’abitazione solo per pura curiosità. Affermazione smentite dalla prostituta di 61 anni che ha riferito di aver ricevuto 50 euro dal cliente regolare e di essere arrivata il giorno prima da Catania in quanto il suo “lavoro” la porta a cambiare spesso abitazione. Al termine degli accertamenti è stato appurato che il proprietario di casa non avesse alcuna collegamemto con la donna e che lo stesso aveva affittato casa ad un’altra persona che a sua volta l’aveva subaffittata alla prostituta. Il proprietario è stato semplicemente diffidato. Nel corso di quest’anno sono tre le case a luci rosse chiuse dalla polizia di Ragusa. L’anno scorso erano state invece 15, la maggior parte nel capoluogo ibleo, ma anche in altre zone della provincia iblea. Diversi sono stati i sequestri delle abitazioni adibite dai proprietari o locatari a luoghi dove poter consumare sesso a pagamento. Ogni intervento permette di confermare il vasto giro d’affari, tutto è connesso alle richieste dei clienti, i prezzi oscillano da 50 a 200 euro, dipende dai “gusti”; più si chiede di osare e più salgono i prezzi.