In una lunga nota Carmelo Barbagallo del coordinamento Usb dei Vigili del fuoco di Catania elenca carenze e criticità avanzando alcune richieste per il personale: dal rilancio del soccorso al riconoscimento di categoria altamente e particolarmente usurante; dal rinnovo del contratto alle assunzioni “Da molti anni come organizzazione sindacale abbiamo segnalato come il soccorso etneo sia ridotto ormai al collasso e il tutto è stato anche fomentato dall’attuazione del Riordino (chiusura sede sommozzatori ore notturne, licenziamento precari, classificazione sedi non coerente con numero abitanti e interventi) che, di fatto ci ha tagliato ancor più le gambe”. E’ quanto afferma Carmelo Barbagallo del coordinamento Usb dei Vigili del fuoco di Catania. “Vogliamo il rilancio del soccorso, il riconoscimento di categoria altamente e particolarmente usurante, il rinnovo del contratto e assunzioni” aggiunge il sindacalista in una nota sottolineando che “sicuramente la Sicilia, ma Catania su tutte ( ricordiamo ex Nucleo operativo terremoti ) allo stato attuale non gode di certo di buona salute, accenniamo i punti critici che allo stato attuale attanagliano gli etnei e la zona Ionica”. Barbagallo elenca una serie di criticità: “Non si fanno più corsi per carenza di organico, così facendo si demotiva il personale oltre che si riduce la professionalità per carenza di formazione o aggiornamenti. Le sedi di servizio non godono di ottima salute, i fondi che arrivano servono a malapena per la manutenzione ordinaria, ormai le sedi necessitano di quella ‘straordinaria’ non rispettano le norme di sicurezza”. E ancora. Per il “parco mezzi, ormai sanno tutti che è da museo storico, anche i 100 milioni stanziati serviranno solo per l’ordinario, ci vuole intervento straordinario”, così come le attrezzature in caricamento "ormai sono cotte, o addirittura come collante universale si usa il fil di ferro, le manichette fanno acqua da tutte le parti, e ad oggi ancora non esiste una circolare o un corso per poterle assemblare o collaudare. Se accade qualcosa su chi ricade la colpa?". "Le carenze - prosegue - gravano su ogni magazzino, dove naturalmente vige il caos più totale, dovremmo lavorare in sintonia creando personale addetto nei 4 turni, ma se riusciamo a malapena a comporre le squadre di soccorso come potremmo mai organizzare il tutto?”, domanda Barbagallo evidenziando che “le radio ‘Puma’ ormai sono quasi scomparse , siamo costretti a gridare per farci sentire, siamo nel 2016 queste cose sono inammissibili. Le Lampade antideflagrazione ormai sono anch’esse da museo…..le lampade assegnateci da corredo all’elmetto funzionano ad uso candela, perciò anche in questo caso o gridiamo, o giochiamo a mosca cieca”. “Vorremmo aumentare la lista delle mancanze (Sisma e Modex), segnalate a gran voce dal personale operativo, che stanco di avere di fronte i muri di gomma, vorrebbe vedere il rilancio del soccorso tecnico urgente, vedersi riconosciuta la categoria particolarmente e altamente usurante, avere accettate le richieste sopra menzionate e magari cominciare a discutere di contratto, ma contratto da ‘Vigile del Fuoco’, perché noi non vogliamo, né somigliare né essere come gli altri, nel nostro lavoro siamo indispensabili come lo sono le altre forze dell’ordine nel loro”, conclude il sindacalista.