Il mondo della scuola “ingovernabile” è sceso questa mattina in piazza per la prima mobilitazione di ottobre contro la legge 107. In attesa dello sciopero generale indetto dall’USB per giorno 21, gli studenti catanesi hanno sfilato per urlare il proprio NO alla riforma Giannini (VIDEO E FOTO) Protestano contro la cosiddetta “Buona scuola”, la riforma del governo Renzi ritenuta un proseguo della manovra attuata dal governo Berlusconi. Privatizzazione e trasformazione della scuola in “azienda” con la chiamata diretta degli insegnanti da parte dei presidi-manager sono i punti principalmente contestati. Ma a far montare la rabbia e l’indignazione degli studenti catanesi è principalmente l’alternanza scuola-lavoro che li obbliga, per l’ammissione alla maturità, a conseguire un certo numero di ore lavorative dal terzo anno delle scuole superiori. Una manovra che non avrebbe alcun riscontro educativo secondo i manifestanti e che, invece, servirebbe soltanto a fornire forza lavoro gratuita alle imprese. Per questo, l’obiettivo del corteo partito da Piazza Roma è stato fissato per la sede di Confindustria in viale Vittorio Veneto. A spiegare le ragioni del corteo è Claudia Urzì, insegnante e sindacalista USB.
“E’ un NO sociale contro tutte le politiche del governo Renzi. Contro il Jobs Act, la Buona Scuola, il MUOS, la Tav, la riforma costituzionale. E’ chiaro che dietro queste manovre ci sia Confindustria e il diktat dell’Unione europea. Non c’è niente che somigli minimamente a una riforma scolastica ma sono semplicemente misure economiche per fare cassa e aumentare la precarietà e la privatizzazione”. “L’alternanza scuola-lavoro – aggiunge Simone Di Stefano del Coordinamento studentesco catanese - è in realtà lavoro gratuito sotto forma di stage, quello che è avvenuto a Expo 2016 vogliono riproporlo all’interno della scuola. I tirocini obbligatori variano da 200 a 400 ore sia per gli studenti dei licei che degli istituti tecnici. Questo secondo noi è lavoro non retribuito, precario e sfruttato. Diciamo no alla mercificazione del sapere”.
Dopo le rumorosissime contestazioni al sottosegreterio del governo Renzi, Davide Faraone, avvenute durante la Festa dell’Unità, la Buona scuola continua a sollevare critiche e perplessità. Il prossimo appuntamento è fissato per lo sciopero generale del sindacato di base il 21 ottobre. Il corteo si è svolto senza alcun incidente. Alla fine della manifestazione, però, sono stati lanciati alcuni palloncini pieni di vernice contro i mezzi del X Reparto della Mobile ma non c'è stato alcun contatto con gli studenti. Sono in corso le indagini per identificare gli autori della provocazione alle forze dell'ordine