Negli ultimi anni l'estate a Catania giunge con abituale ritardo, complici i mancati controlli fell’ex amministrazione comunale guidata da Enzo Bianco e l'ingiustificato assenteismo della S.C.R. SRL di Agrigento, la ditta proposta alla costruzione degli storici solarium di Piazza Europa ed Ognina. Ci ha pensato la pioggia a rinfrescare gli animi dei catanesi reduci dai primi giorni di afa estiva. Anche quest’anno per la balneazione dovremo attendere a tempo indeterminato a causa dell’eredità che la giunta precedente ha lasciato al sindaco Pogliese, con il mancato accordo con la ditta preposta alla gestione dellevoiattaforme pubbliche del lungomare di Catania. I solarium pubblici di Piazza Europa ed Ognina per essere realizzati avranno bisogno di non meno di 40 giorni di lavori e non è ancora nota la data di inizio dei cantieri né tantomeno il nominativo della nuova società incaricata. Dopo la revoca del contratto alla S.C.R. SRL di Agrigento che alla data prevista per l’inizio lavori, il 23 maggio, non aveva posato neanche una tavola di legno, adesso si dovrà procedere con la ditta classificatasi seconda al bando. Non sono chiari i motivi che hanno portato la S.C.R. a disattendere i propri impegni, ma pare che per un mese circa il Comune si sia limitato ad invitare la ditta ad aprire i cantieri prima che si giungesse, con indicibile ma non inconsueto ritardo, alla revoca della gestione. Ormai consueta l’esistenza negli ultimi anni di un continuo ripetersi di imprevisti, disservizi, ritardi ed accese diatribe tra il Comune e le ditte aggiudicatarie dei lavori. La Fraggetta Giuseppe & C. S.a.s ha gestito la fornitura di servizi ed il noleggio del palco per i solarium dal 2013 al 2015, finendo più volte per essere accusata di lasciare in pessime condizioni le spiagge libere durante il periodo estivo. Il Comune nel 2016 non rinnovò la convenzione alla suddetta società ma accadde l’inaspettato e a vincere la nuova gara fu ancora una volta la Fraggetta & C. alla quale rimase quindi la gestione dei due solarium e delle spiagge libere 1-2 e 3 della Playa. Tuttavia nel luglio 2016 venne esclusa per via della mancanza di alcuni requisiti necessari. A subentrargli fu la discussa Caffè Napoleon Soc. Cooperativa di Librino, che vide 2 dei suoi addetti coinvolti nell’inchiesta antimafia “Prato Verde”: Alfio Vecchio e Orazio Buda, rispettivamente responsabile tecnico delle manutenzioni e addetto al parcheggio spiaggia libera-1 si dimisero mentre l’allora amministrazione Bianco subì forti critiche nonché richieste di dimissioni da parte del Senatore grillino Giarrusso. A nulla valse quindi l’esclusione della Fraggetta & C. dalla gestione delle sedi di pubblica balneazione, un’azione tra l’altro ritenuta illegittima prima dal TAR e poi nell'agosto scorso anche dal Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Sicilia. Lo scorso anno una ditta di Brolo si è aggiudicata il bando per montare/smontare le piattaforme per la modica cifra di 150.000 euro mentre a Multiservizi e Sostare sono state assegnate la manutenzione e custodia dei parcheggi. Ma nulla è cambiato nell’apertura della stagione balneare e gli esasperanti ritardi, ormai di rito, hanno fatto slittare il primo bagno nuovamente nel mese di luglio. Non è passato inosservato la scorsa estate nemmeno il video denuncia del movimento Catania Bene Comune "Il Mare Negato-2" nel quale viene svelato come la struttura sul mare di Piazza Europa sia sorta proprio sopra uno scarico di acque bianche. Insomma sembra che i contribuenti del capoluogo etneo siano vittime di una serie di infausti avvenimenti che li portano ogni anno a dover pagare profumatamente le spese per la riapertura delle terrazze balneari e le spiagge libere senza tuttavia poterne usufruire se non per la metà della stagione estiva e correndo seri rischi igienico-sanitari.