Sono in tutto nove le persone indagate per voto di scambio con la mafia nell'ambito di un'inchiesta della Dda della Procura di Catania sulle elezioni comunali di Vittoria, nel Ragusano. Tra questi i due candidati al ballottaggio di domenica prossima, Moscato e Aiello, la candidata sindaco del Pd Pisani, sconfitta al primo turno, e l'uscente Nicosia Sono in tutto nove le persone indagate per voto di scambio con la mafia nell'ambito di un'inchiesta della Dda della Procura di Catania sulle elezioni comunali di Vittoria, nel Ragusano. Oltre a Giovanni Moscato e Francesco Aiello, due candidati al ballottaggio per la carica di sindaco, in programma domenica prossima 19 giugno, nel registro degli indagati sono finiti anche il sindaco uscente Giuseppe Nicosia e il fratello Fabio, Maurizio Di Stefano e Raffaele Di Pietro, collaboratori dell'ex primo cittadino; la candidata sindaca del Pd Lisa Pisani e il candidato consigliere delle sue liste Raffaele Giunta; il candidato consigliere Cesare Campailla (nelle liste a sostegno di Moscato). Nella lente di ingrandimento della Guardia di Finanza, l'attuale tornata elettorale e le comunali del 2011. Partiamo dai due sfidanti al ballottaggio di domenica prossima. Giovanni Moscato, avvocato di 39 anni, è legato al centrodestra ed è sostenuto dalla coalizione formata da “Se la ami la cambi”, “Riavvi Vittoria”, “Spazio Aperto” e “Sviluppo Ibleo”. Al primo turno, tra i nove canidati a sindaco, è stato il più votato con 9.891 preferenze pari al 35,61%. Nel 2006 e nel 2011 è stato eletto al consiglio comunale. L'ultima volta nelle file del Pdl con 2793 voti. Uno dei personaggi di spicco coinvolti negli inchiesta è certamente Francesco Aiello, 70 anni, volto storico della sinistra locale e siciliana. Ha lasciato il Pd dopo oltre 40 anni di militanza iniziata negli anni '70 nel Pci Enrico Berlinguer. Deputato regionale per tre legislature ed ex assessore regionale all’Agricoltura, è stato più volte sindaco di Vittoria. Nel 2011, fu sostenuto dal Mpa di Lombardo e da due Civiche nella corsa a sindaco, piazzandosi terzo con il 21% dietro al candidato del Pdl Carmelo Incardona e a Giuseppe Nicosia del Pd. In queste elezioni Aiello, che è sostenuto dalle liste Azione democratica, PSI, Pdr-Sicilia Futura e Lista Spiga, ha raggiunto invece il 26,69% frutto di 7.412 voti. Tra lui e Moscato c'è, dunque, una differenza di 8 punti di percentuale ed uno scarto di 2.499 voti. Altro volto noto è il sindaco uscente, Giuseppe Nicosia. Il suo percorso politico si accende nel 2006 quando viene eletto sindaco per la prima volta sostenuto dalla Margherita, di cui era stato coordinatore cittadino, e da liste civiche. Candidato del Pd, viene rieletto nel 2011. battendo al ballottaggio, il candidato della destra Incardona, ottenendo 16.684 voti. Nicosia 51 anni, avvocato civilista, patrocinante in Cassazione. E un'esponente del Pd, sin dalla sua costituzione. I suoi primi passi in politica, nel 1993 nella RETE di Leoluca Orlando. L'anno successivo approda al consiglio provinciale, diventandone nel 1996 presidente. del Consiglio. Ruolo svolto sino al Novembre 1997, quando si dimise per entrare a far parte della Giunta comunale di Vittoria, con le deleghe all’Urbanistica, al Turismo e allo Sport. Nel 2002, è nominato vicesindaco. Altro candidato a sindaco in questa tornata elettorale coinvolta nell'inchiesta è la Dem Lisa Pisani. Ad aprire la sua campagna elettorale, lo scorso 30 aprile, oltre all'uscente Nicosia, c'era lo stato maggiore del partito: il segretario regionale Fausto Raciti, l'assessore regionale all'Agricoltura Antonello Cracolici, l'ex sindaco di Comiso e attuale deputato regionale Pippo Di Giacomo, l'ex sindaco di Ragusa e parlamentare regionale Nello Di Pasquale e il segretario provinciale Giovanni Denaro. La corsa della Pisani si è però fermata bruscamente al primo turno, nel quale ha ottenuto 2583 voti, pari al 9,3%. Legato alla candidata del Pd, un altro indagato: Raffaele Giunta che il 5 giugno per l'elezione del Consiglio comunale ha ottenuto soltanto 3 voti. Motivo? Poco meno di un mese prima del voto era saltata fuori la notizia di una sua condanna nel 2013 per ricettazione. Fatto che ha imbarazzato il Pd e la Pisani, che hanno convinto Giunta a ritirare la candidatura. Un altro candidato al consiglio comunale coinvolto nell'inchiesta è Fabio Nicosia. Il fratello del sindaco uscente, con 315 voti è stato il più votato della lista "Nuove Idee" che, come detto, sosteneva la Dem Pisani. Correva per uno scranno in Consiglio, anche Cesare Campailla che ha ottenuto 249 preferenze, risultando il sesto più votato di "Riavvia Vittoria", lista civica collegata a Moscato. Gli ultimi due indagati sono Maurizio Di Stefano e Raffaele Di Pietro, collaboratori dell'ex primo cittadino Nicosia. Il primo con precedenti per mafia, l'altro è stato coinvolto in un blitz antimafia.