Il ministro della Giustizia ha chiesto all'ispettorato del ministero di avviare gli accertamenti preliminari sul caso dell'indiano 43enne Ram Lubhaya, indagato ma dichiaratosi innocente per aver tentato di rapire una bambina di 5 anni martedì scorso a Scoglitti. La decisione del pm di rimetterlo in libertà ha scatenato forti polemiche. Il procuratore di Ragusa Carmelo Petralia: "Avrei gradito solidarietà" E' di nuovo libero l'indiano Ram Lubhaya, lo ha deciso dopo l'interrogatorio di ieri sera il sostituto procuratore di Ragusa Giulia Bisello. Scelta che ha scatenato nuovamente gli indignati del web a cui la Procura di Ragusa ha risposto pubblicamente spiegando che per il tentato rapimento non è previsto l'arresto ma serve la conferma del fermo, che può avvenire con l'indagato in libertà. Il procuratore di Ragusa Carmelo Petralia ha inoltre commentato l'intervento del ministro Orlando sul caso. "Se ho sentito bene oggi in tv, il ministro della Giustizia avrebbe annunciato di voler approfondire il caso sulla vicenda del tentato rapimento di una bimba di 5 anni. Rientra nei suoi poteri, ma avrei gradito una dichiarazione di solidarietà nei confronti di un magistrato che applica la legge e fatta segno di pesanti e volgari offese", ha detto all'ANSA. Durante l'interrogatorio della scorsa sera, l'indagato si è dichiarato innocente e ha risposto a tutte le domande del pm fornendo la propria versione dei fatti. Ma i testimoni hanno raccontato che l'uomo si è avvicinato alla bambina di 5 anni e l'ha presa in braccio allontanandosi. Così, martedì scorso, Ram Lubhaya ha trasformato il pomeriggio estivo di una famiglia in un vero incubo. Ma l'intervento immediato dei genitori e di alcuni passanti ha evitato che l'uomo scomparisse nella folla con la bambina. Successivamente riconosciuto, è stato poi sottoposto a fermo per il reato di sequestro di persona aggravato. La vicenda negli ultimi giorni aveva infiammato i social network per la decisione di rimettere a piede libero l'uomo dopo appena 24 ore in attesa dell'udienza convalida. Il pm ci aveva poi ripensato e aveva chiesto l'interrogatorio. Intanto, però, l'uomo si era reso irreperibile. Dopo una ricerca durata due giorni, finalmente nel pomeriggio di ieri è stato rintracciato in un casolare di campagna non lontano da Scoglitti. Ieri sera è iniziato, insieme al suo avvocato di fiducia, l'interrogatorio davanti al pubblico ministero e ai carabinieri nella caserma di Vittoria. L'interrogatorio si è concluso intorno all'una di notte al termine del quale il sostituto procuratore di Ragusa Giulia Bisello ha confermato la scelta precedente di rimettere in libertà l'uomo che, senza il permesso di soggiorno, ha anche precedenti per droga. Dunque, proseguono le indagini per i reati di tentato sequestro di persona e sottrazione di minore con l'uomo a piede libero e nel pieno delle polemiche sui social.