Non è la prima volta che l'associazione nazionale dei consumatori CODACONS fissa il via ufficiale alla corsa per il rinnovo dei vertici dell'ateneo catanese, anche se in realtà le grandi manovre sono già cominciate da tempo e si stanno rapidamente delineando gli schieramenti, che approfondiremo a tempo debito.
Su UNICT abbiamo scritto pagine che non esitiamo definire memorabili, anticipando di anni inchieste poi divenute giudiziarie e molte altre che restano sullo sfondo a testimonianza inconfutabile di modalità di gestione molto più simili alle peggiori consorterie che ad istituzioni accademiche: e ne abbiamo prova personale e già acclarata da sentenze giudiziarie.
Non c'è mai stata soddisfazione nel poter sostenere che in troppi casi avevamo ragione, piuttosto il rammarico di vedere la più importante industria culturale della città subire una drammatica picchiata in tutti gli indici possibili.
Ma può non servire ricordare i tanti fatti e altrettanti atti che abbiamo scoperto e pubblicato, basta scorrere gli articoli in calce per rendersi conto dell'enormità di quanto accaduto e di quali le ragioni ed i responsabili di un simile disastro.
Oggi siamo ad una svolta, decisiva non solo per l'Ateneo ed il mondo che gli ruota all'interno, ma anche per l'intera comunità che gli vive intorno, che non riguarda solo la città di Catania, ma l'intera Sicilia, persino gran parte dell'area mediterranea per il ruolo che un Accademia di valore può svolgere.
La prossima governance sarà molto probabilmente l'ultimo treno per un rilancio che dovrà prevedere una nuova visione, un più stretto legame con la comunità, vere e proficue relazioni internazionali, la valorizzazione delle tante eccellenze presenti a prescindere dalle appartenenze, la ricostruzione di una narrazione positiva, che sappia cogliere dal passato gli sprazzi di vitalità e correggere con saggezza i troppi errori del passato.
Questo giornale, come sempre e con la solita chiarezza e trasparenza, non sarà neutrale nella contesa: prenderà parte, raccontando i retroscena, provando a chiarire le dinamiche che andranno a svilupparsi.
Con un obiettivo che dichiariamo sin da subito: smascherare i soliti figuri che ricominciano a muoversi nell'ombra per continuare a considerare l'Università di Catania come cosa loro, ad uso e consumo delle loro bramosie di potere autoreferenziale che ha distrutto il patrimonio più importante della città, sottraendo a decine di migliaia di nostri giovani la possibilità di formarsi sul proprio territorio, per poi magari fare esperienze in giro per il mondo ma quali portatori ed esportatori di eccellenza, non migranti dell'ignoranza.
Li conosciamo bene questi figuri e li abbiamo già fatti condannare quando ci hanno aggrediti giudiziariamente, e anche quando ci hanno tentato con metodi mafiosi che sono cristallizzati in atti d'indagine : faremo di tutto perché l'Università di Catania li tenga lontani e sia piuttosto consegnata alle sue eccellenze.
Una università per una comunità è troppo importante, rappresenta il suo futuro, non possiamo disinteressarcene.
La Città deve scendere in campo, deve vigilare, deve pretendere trasparenza e chiarezza, deve conoscerne progetti e protagonisti.
La Città deve pretendere che l'Università di Catania torni ad essere un Mega ateneo, che superi gli almeno 40 mila iscritti di qualche anno fa oggi dimezzati; che torni ad essere il motore del dibattito culturale su cui costruire il futuro economico, sociale, urbanistico dell'intera area di riferimento.
E deve aprirsi un dibattito il più possibile pubblico su questa campagna elettorale, evitando l'oltraggio delle modalità con cui si è svolta l'ultima: anche per questo è importante che le organizzazioni rappresentative degli interessi diffusi prendano posizione e stimolino questa urgenza di attenzione.
Il primo intervento è, anche stavolta, del CODACONS e lo condividiamo con i nostri lettori: sperando che ne arrivino altri e che non ci si limiti ai comunicati ma piuttosto si prenda parte ad una contesa che riguarda tutti. Nessuno escluso.
Il comunicato CODACONS
L’UNIVERSITÀ DI CATANIA DEVE ESSERE UN MOTORE DI SVILUPPO PER LA SICILIA
IL CODACONS CHIEDE UNA GOVERNANCE TRASPARENTE, UN FORTE LEGAME CON LE IMPRESE E UN’UNIVERSITÀ CHE GARANTISCA OPPORTUNITÀ CONCRETE PER GLI STUDENTI
Il CODACONS interviene nel dibattito sull’elezione del nuovo Rettore dell’Università di Catania, sottolineando la necessità di una governance capace di rilanciare l’ateneo come fulcro dello sviluppo economico, sociale e culturale della Sicilia.
L’Università non deve limitarsi a formare laureati, ma deve diventare un motore di crescita del territorio, offrendo concrete opportunità di occupazione per i giovani ed evitando che siano costretti a emigrare per trovare un futuro lavorativo.
Secondo il Segretario Nazionale del Codacons, Francesco Tanasi, la prossima guida dell’Università di Catania dovrà rispondere a sfide cruciali che riguardano la qualità dell’offerta formativa, il rafforzamento dei rapporti con il mondo imprenditoriale e il potenziamento della ricerca e dell’innovazione.
L’Università deve innanzitutto migliorare la qualità della didattica, investendo in docenti altamente qualificati, laboratori all’avanguardia e strumenti tecnologici di ultima generazione.
“Troppo spesso gli studenti si ritrovano a dover affrontare un percorso accademico con risorse inadeguate, programmi obsoleti e strutture non sempre all’altezza di un’istituzione universitaria moderna. È necessario un cambiamento radicale per garantire una formazione competitiva a livello nazionale e internazionale.”
Un altro aspetto fondamentale è l’aggiornamento costante dei corsi di laurea, affinché rispondano alle esigenze reali del mercato del lavoro.
“Non possiamo permetterci di continuare a formare giovani che poi non trovano impiego. Serve un’università che sappia dialogare con il mondo produttivo, capace di anticipare le evoluzioni del mercato e di offrire percorsi di studio in grado di rispondere alle nuove professioni emergenti.”
Il CODACONS chiede che l’Università di Catania rafforzi la propria connessione con le imprese, sviluppando partnership strategiche che favoriscano l’inserimento lavorativo dei laureati.
“In molte realtà italiane ed europee, l’università e le aziende lavorano a stretto contatto per offrire agli studenti stage, tirocini formativi e percorsi di apprendistato che permettano loro di acquisire competenze pratiche e di accedere più facilmente al mondo del lavoro.”
Secondo Tanasi, l’ateneo catanese deve diventare un polo di attrazione per le aziende, offrendo loro la possibilità di collaborare attivamente con i dipartimenti universitari per sviluppare progetti di ricerca applicata e soluzioni innovative.
Solo così sarà possibile invertire la tendenza che vede migliaia di giovani laureati siciliani costretti a cercare opportunità altrove.
Un’altra questione centrale è il ruolo dell’Università nella ricerca scientifica e tecnologica.
“L’ateneo catanese deve porsi l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per l’innovazione, incentivando la nascita di start-up, spin-off universitari e progetti di ricerca interdisciplinari che possano avere un impatto concreto sul tessuto economico siciliano.”
Per raggiungere questo obiettivo, è indispensabile che il nuovo Rettore punti su una maggiore attrazione di finanziamenti e collaborazioni con enti di ricerca nazionali e internazionali.
“La Sicilia ha tutte le carte in regola per diventare un laboratorio di sperimentazione e innovazione, ma servono investimenti, visione strategica e un’università che sappia fare rete con il mondo scientifico e industriale.”
Il CODACONS chiede infine che il nuovo Rettore garantisca una maggiore trasparenza amministrativa e partecipazione attiva degli studenti nelle scelte strategiche dell’ateneo.
“L’Università non è solo un luogo di formazione, ma una comunità in cui studenti, docenti e personale devono poter contribuire alle decisioni più importanti. Serve un modello di governance più aperto e partecipativo, che metta al centro i reali bisogni della popolazione studentesca.”
Tanasi conclude ribadendo l’importanza di un ateneo che sappia essere motore di sviluppo per la Sicilia.
“Se vogliamo davvero dare un futuro ai nostri giovani, dobbiamo investire in un’università più moderna, competitiva e connessa con il territorio. Il CODACONS vigilerà affinché la nuova guida dell’Università di Catania metta in campo azioni concrete per rilanciare l’ateneo e renderlo un’eccellenza accademica e occupazionale per i giovani siciliani.”
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