A che punto sono i lavori di restauro nei locali dell'ex Convento dei Crociferi che dovrebbe ospitare la sezione distaccata del Museo Egizio? Quando verrà aperta? Lo abbiamo chiesto all'assessore alla Cultura Orazio Licandro: "Nessuno è in grado di prevedere i tempi", ha detto a SUD
Dovremmo aspettare ancora un bel po' per vedere finalmente aperta la sede distaccata del Museo Egizio a Catania, ambiziosa idea nata dalla mancanza di spazi espositivi a Torino per alcuni reperti archeologici. Come spiega a SUD Press l'assessore alla Cultura Orazio Licandro, infatti, la sezione dovrebbe vedere la luce almeno nel 2017.
E' dopo l'incontro con Evelina Christillin e Christin Greco, rispettivamente Presidente e Direttore del Museo Egizio, che Bianco si è detto disponibile ad ospitare la sede distaccata dell'ottavo tra i siti italiani più visitati e che potrebbe essere una grande opportunità per la città.
“Ho pensato- ha detto il primo cittadino appena tornato a Catania- che anche i più grandi musei del mondo hanno spesso una “filiale. Così ho subito proposto, insieme ad Orazio Licandro, di aprire una sezione di uno dei più importanti musei al mondo di cultura egizia. La sede verrà ospitata in un piano del meraviglioso Convento Crociferi che stiamo finendo di restaurare. Da domani lavoreremo per realizzare questo bellissimo sogno“.
Tra l'entusiasmo del sindaco, l'approvazione del Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e il "No" della Lega Nord, che si è opposta fin da subito definendo "quasi una rapina" un eventuale accordo con Catania, si fa sempre più reale quella considerata fino ad ora una semplice idea.
Ma quali sono i tempi? E a che punto sono i lavori di restauro all'ex Convento dei Crociferi che dovrebbe ospitare la sede? "Stiamo lavorando all'accordo giuridico- dice ancora l'assessore Licandro a SUD Press. "Abbiamo già individuato con il direttore del Museo Egizio- continua- il nucleo di reperti che verranno esposti. Non faremo un museo egizio in sedicesimi, ma verranno esporranno i risultati degli scavi di una città egiziana di età e cultura ellenistica che si sposa con la storia del nostro territorio."
"La parte del palazzo destinata al Museo Egizio- sottolinea l'assessore alla Cultura- è già completa e si stanno cominciando i lavori per l'impiantistica. Deve esserci un passaggio definitivo al MIBACT. Si tratta di un caso particolare in quanto i beni del Museo sono dello Stato ed è questo che esercita la sua attività di conservazione e tutela attraverso la sovrintendenza di Torino. Dobbiamo mettere insieme questi soggetti e siglare un accordo."
"I tempi per noi sono molto importanti- ha detto poi Licandro- e lavoreremo affinché siano il più rapidi possibili. Trattandosi di una sperimentazione, perchè non c'è precedente in Italia, nessuno è in grado di prevederli. Tuttavia- ha concluso- noi contiamo di aprire nel 2017."