All’Ars in commissione Ambiente e Territorio si discute di infrastrutture e trasporti: autostrade e ferrovie al centro di cospicue azioni d’intervento La manutenzione straordinaria dell’autostrada Palermo Catania e la realizzazione della tanto attesa stazione Fontanarossa, sono state oggetto d’attenzione di una seduta all’Ars in Commissione Ambiente e Territorio conclusa la scorsa settimana. Strade e ferrovie siciliane sono da sempre al centro dei riflettori e ci si domanda a che punto siamo a riguardo. Dalla seduta è emerso che l’Anas ha inserito nel proprio contratto di servizio, in accordo con lo Stato, interventi di 1 miliardo di euro per la manutenzione straordinaria dell’autostrada Palermo-Catania. La Rocca ha inoltre affermato che l’autostrada Palermo-Catania versa in condizioni particolarmente disagiate, presenta numerose interruzioni e una necessità di consolidamento di viadotti e di sistemazione del manto autostradale. “Questo piano straordinario dovrebbe essere realizzato in un lasso temporale di tre anni – prosegue - oltre ai lavori che sono in corso per il ripristino del viadotto Imera”. “In tre anni si intende realizzare tutti quegli interventi di messa in sicurezza di un’autostrada costruita oltre 40 anni fa e che non è stata più oggetto di interventi importanti. Sono interventi straordinari, non si tratta di interventi da ripetere anno per anno – ha dichiarato La Rocca - servono per colmare quella mancata manutenzione e attenzione che negli anni l’Anas ha accumulato riguardo la cura della nostra rete autostradale”. Altra grande nota dolente oggetto di discussione negli ultimi tempi è il progetto della stazione di Fontanarossa, nel catanese, che dovrebbe vedere la luce entro un paio di anni. “Durante il corso del 2016 sono state tenute numerose conferenze di servizi che hanno coinvolto la Sac e gli uffici del dipartimento del Comune di Catania – continua il dirigente alle infrastrutture - È stata definita un’ipotesi di soluzione che prevede di utilizzare il tracciato ferroviario già esistente in attesa dello sviluppo del progetto complessivo. Mentre invece con costi della Sac verrebbe realizzato il servizio bus-navetta che collegherebbe questa nuova stazione e l’aerostazione. I tempi dovrebbero essere un paio d’anni per la realizzazione dei lavori”. Infine, sono state fatte delle considerazioni sul raddoppio delle tratte ferroviarie Bicocca-Catena Nuova e Fiumefreddo-Letojanni. Durante la seduta è emerso che per la prima tratta, lunga 42 chilometri, sarebbero previsti 10 milioni di euro a chilometro, cioè 10 mila euro al metro. Mentre per la tratta Fiumefreddo-Letojanni il costo del raddoppio è 827 milioni di euro. Costo al chilometro? In media 30 milioni di euro. Grandi cifre per grandi progetti: non resta che attendere l’evolvere dei lavori.
Cifra molto cospicua riguardo alla quale l’ingegnere Mario La Rocca, dirigente alle infrastrutture dell’assessorato della Regione Sicilia, ha affermato che tale somma servirà non solo per lavori di manutenzione straordinaria, ma anche strutturale. “La verità - ha dichiarato durante la seduta l’ingegnere La Rocca - è che la Palermo-Catania, dopo la costruzione, non è mai stata soggetta a lavori di manutenzione, quindi ci sono dei deficit di attenzione e di cura che vanno avanti da anni”.