Noi, tutti, siamo molto attenti a quello che si sta facendo, interferiamo il meno possibile con le autorità perché ne comprendiamo la difficoltà, ma un resoconto dovrà farsi. Le domande ai rappresentanti istituzionali, rispettosamente per quanto si sono trovati a dover affrontare, bisogna cominciare a porle. Marco Vinci di professione è commercialista preciso e rigoroso, ma è noto a più generazioni di (ex) giovani catanesi per l'essere stato a capo di numerosi gruppi organizzativi di serate danzanti nelle discoteche più "in" quando le "liste" non servivano. Di questa sua passione "conviviale" è rimasta la più importante e raffinata rassegna di Teatro Brillante della città, "Comics", che da oltre un trentennio organizza con Roberta Russo e va ad ogni stagione sold out portando a Catania il top della comicità nazionale. La professione, che lo mette a contatto con le imprese oggi devastate, e la passione di "stare insieme" con la sua attività artistica e culturale, settore anch'esso attualmente annientato, ne fanno un osservatore qualificato di quanto sta accadendo ed il suo post su FB, pone una domanda ed un suggerimento che facciamo nostri e rilanciamo. C'è necessità infatti, al di là della triste contabilità giornaliera delle vittime, di capire cosa si sta facendo per poter tornare quantomeno a guadagnarci il pane facendo ripartire imprese e lavoratori anche attraverso un tracciamento efficace e scientifico della popolazione; una Comunità che ha bisogno di vedere una luce e sapere che non dipende dalla fortuna.
Egregio Avv. Ruggero Razza,
Le rivolgo la presente nella Sua qualità di Assessore alla Sanità della Regione Siciliana, anzitutto per ringraziarLa per il complesso ed impegnativo lavoro fino ad oggi svolto da Lei,
dal Suo staff e da tutto il personale dell'Assessorato, nell'interesse di tutti i Siciliani.
Venendo al merito di questa mia comunicazione, premetto che se ben interpreto i dati che diffondete giornalmente, sembra che i rischi più temuti siano al momento sotto controllo,
almeno confrontandoli alla situazione in cui si trovano attualmente altre regioni d'Italia.
Le chiedo allora se l'Assessorato ha previsto di effettuare una indagine ricognitiva su coloro che da oggi, dopo più di quindici giorni di lockdown, risultano e risulteranno via via postivi, allo scopo di cercare di tracciarne gli spostamenti e di individuare un quadro di massima su quelle che potrebbero essere state le occasioni di contagio (contatti interpersonali - zone frequentate - ambienti di lavoro, ecc.).
Ritengo che questa strategia, accoppiata con il fast tracking, su cui sta lavorando il Ministero della Sanità in collaborazione con tutti i Ministri corrispondenti del G7, potrebbe fornire preziose informazioni per
gestire la prossima fase,
di cui già il Governo nazionale comincia a discutere.
Questo processo ricognitivo, visto il ridotto numero dei contagi giornalieri nella nostra Regione (70 in media negli ultimi cinque giorni, pari al 1,1% dei tamponi effettuati) dovrebbe essere alla portata sia organizzativa che economica del Suo Assessorato - che potrà avvalersi per la raccolta dei dati delle strutture sanitarie sul territorio - e consentirebbe di capire se tra i nuovi infettati vi siano punti in comune.
I dati così raccolti nel tempo ed elaborati con dei modelli di calcolo, potrebbero dare preziose informazioni e arricchire il quadro generale, in vista delle
prossime scelte strategiche.
Qualora tale strategia non sia ancora in atto, La invito a valutarne l'impiego ed eventualmente ad aggiungerla alle altre azioni preventive e contenitive che sono certo essere allo studio, ed in caso contrario spero che vorrà spiegare pubblicamente perché non la ritiene opportuna.
Con Osservanza
Marco Vinci