Il direttore di SudStyle Aldo Premoli con Pierluigi Di Rosa provano a farsi raccontare da un artista del calibro di Filippo La Vaccara cosa è accaduto ai suoi pensieri nei momenti di smarrimento provocati dalla pandemia e la psicoterapeuta Nicoletta Lanza ci aiuterà a tracciare un filo che possa portare fuori dai nostri armadi il mostro delle tante paure che lo hanno riempito di nemici invisibili e sconosciuti. Domenica 7 giugno alle 11 in diretta sulle pagine Facebook di SudStyle e SudPress, sul canale" >YouTube e al termine anche in formato audio su Spotify e le altre piattaforme podcast.
Cosa hanno sognato gli artisti durante questo periodo di quarantena?
Insieme alla compagna Mercedes Auteri, storica dell’arte e museologa, pure lei catanese (1977), e al piccolo Santiago Filippo La Vaccara vive nel capoluogo lombardo senza aver mai dimenticato l’isola, il vulcano, i carciofi e la peperonata della mamma.
A Milano però il virus ha colpito forte e la quarantena è stata assai rigida…
Filippo insegna ma è pure un artista affermato e, insieme a Mercedes, stava portando avanti i progetti per le sue esposizioni quando tutto si è bloccato
Cosa ha sognato un artista in quarantena? Quali incubi hanno percorso la sua mente (perché i sogni di noi tutti in questo periodo assomigliano sempre più a strani incubi…)
Come trasferisce questo stato mentale Filippo nei suoi pennelli?
“Il pensiero più ricorrente è quello di poter portare avanti i progetti che ho in cantiere, le mostre, e la continuazione di opere complesse rimaste incomplete. Sono in attesa di poter riprendere i miei giri al centro edile, alla fornace, spostamenti necessari alla costruzione delle opere.
Tuttavia l’attività allo studio non è ferma, prosegue con la pittura e la scultura e poi c’è il lavoro con la scuola, il Liceo Artistico di Brera dove insegno, attività che mi dà stimoli perché il contatto con gli studenti, anche se a distanza, mi arricchisce.
Durante questo periodo qualche momento di sconforto mi ha sfiorato, ma ho sempre avuto, per fortuna, sufficiente forza per rimettermi al lavoro e non lasciarmi abbattere, considerando le opere sempre molto più importanti delle preoccupazioni. Certo non è un periodo in cui è facile essere entusiasti, ma l’opera non dovrebbe essere appesantita dall’atmosfera di disagio e confusione che a volte ci circonda. Il tempo presente, con i suoi alti e bassi, scivola sulle opere, fuori dalla cronaca giornaliera, sospese in un tempo che è loro.”
nasce a Catania nel 1972. Vive e lavora a Milano. Laurea in Scultura all'Accademia di Belle Arti di Catania, nel 1994. La sua carriera artistica è iniziata nel 1998, con una mostra personale curata da Francesca Pasini presso Viafarini a Milano. Nel 1999 è stato selezionato da Angela Vettese e Giacinto di Pietrantonio per il Corso Avanzato in Arti Visive presso la Fondazione Antonio Ratti di Como, dove ha seguito uno stage con Haim Steinbach. Nel 2002 viene invitato come artista in residenza presso la Fondazione Orestiadi di Gibellina, dove realizza cinque grandi dipinti poi esposti nella mostra Laboratorio, a cura di Achille Bonito Oliva e attualmente parte della collezione museale. Nel 2015 due sue opere, di proprietà della collezione Mario e Bianca Bertolini, sono state acquisite dal Museo del 900 a Milano. Nel 2016 una delle sue opere viene premiata e acquisita dalla Fondacion Focus Abengoa di Siviglia. Nello stesso anno, ha ricevuto un premio dalla Fondazione Pollock-Krasner per la creazione di un libro monografico pubblicato da Allemandi.
Nicoletta Lanza
, psicoterapeuta con master in psicodiagnostica clinica e forense, è psicologo volontario presso il Reparto di Senologia dell'ospedale Cannizzaro di Catania dove di occupa prevalentemente del sostegno psicologico e consulenza a pazienti oncologici.
Collabora con l'Istituto Superiore delle Scienze Cognitive I.S.S.Co come Psicologo e Psicoterapeuta individuale e di gruppo, è tutor aziendale per tirocinanti in psicologia e responsabile centro diurno di riabilitazione