Mentre si assiste alquanto increduli alle imprudenti dichiarazioni del neo presidente della regione Schifani che inneggia alla privatizzazione degli aeroporti siciliani di cui evidentemente sa pochissimo e senza mai spiegare quale sarebbe il vantaggio pubblico, ma ci torneremo a breve, continuiamo ad occuparci di quello di Catania, che ci è più vicino ed anche notoriamente più simpatico.
Dopo la sponsorizzazione, con soldi pubblici, di cannoli lunghissimi, con l'incognita sulla sorte dei lavoratori delle società che svolgono i servizi per quei passeggeri che aumentano tanto da festeggiarli in pompa magna, le spese per farsi belli meritano qualche attenzione.
Per il Natale 2022, almeno a stare a quanto pubblicato sul sito trasparenza della SAC, sono stati emanati 4 provvedimenti per una spesa complessiva di 91.434 euro. Niente male. E sempre di soldi pubblici parliamo.
A firmare i provvedimenti sono i procuratori speciali Francesco D'Amico ed Antonino Palumbo, quest'ultimo, detto per inciso, è sempre quello intercettato mentre dichiarava di temere di essere arrestato, testuale, "a causa delle direttive che TORRISI ed altri (che non cita) gli imporrebbero", circostanza mai chiarita neanche nel processo che hanno intentato a questa testata e nel quale siamo stati prosciolti perché avevamo scritto soltanto il vero: però siamo finiti sotto processo, noi, e ce lo siamo dovuti fare!
Vabbè, questo tanto per amarcord e tanto per ricordare che risposte, anche qua, non ce ne sono.
Che patetica città è Catania con tutti i suoi poteri e poterucoli.
Ma torniamo al Natale 2022.
Dicevamo prima della digressione che nel 2022, quest'anno quindi, per le ceste natalizie la governance della SAC, presidente Giovanna Candura, amministratore delegato Nico Torrisi, vice presidente Marco Romano, consiglieri Carola Parano e Maria Elena Scuderi, ha speso 50.072 euro.
Nella sintesi pubblicata si parla di "Procedura negoziata previa pubblicazione", quindi un bando publbico al quale a quanto pare hanno partecipato due sole ditte per fornire le ceste natalizie con contenuto predeterminato nel bando stesso (qui il contenuto dei cestini):
E questa è una.
Poi ci sono gli addobbi per i quali hanno effettuato due diverse forniture, una per i terminal A e C ed un'altra per l'esterno del terminal A, per complessivi 37.271 euro. Di addobbi.
Si tratta di due affidamenti diretti, quindi ditte scelte personalmente da qualcuno e non si sa perchè: per "addobbare" il terminal A sono stati spesi 19 mila 971 euro
Per l'allestimento esterno dei Teminal A e C la cifra è invece tonda tonda e sempre in affidamento diretto, bei 18 mila euro. Sempre di addobbi. Natalizi:
Sin qui gli addobbi, oltre 37 mila euro. Poi non poteva mancare il catering per il pranzo di Natale: 4.090, 90 euro.
E qua accade una cosa stranina...
Sul sito trasparenza della SAC troviamo la sintesi con la chiara indicazione che si tratterebbe di una "procedura negoziata senza previa pubblicazione". In pratica si afferma che si sarebbe svolta quantomeno una trattativa privata, cioè una vera e propria gara che avrebbe dovuto mettere in concorrenza più ditte con procedure e garanzie prescritte dalla legge, ed è questo che si legge, molto chiaramente:
Bisogna però andare a scovare, cosa non semplice, il provvedimento vero e proprio per scoprire che in realtà non è stata effettuata alcuna gara, nessuna "procedura negoziata", ma una semplice "indagine di mercato", dei cui atti non c'è traccia sul sito, e che ha portato all'affidamento del servizio ad una ditta.
Non spetta a noi dire quale dei due atti è scorretto, ma uno lo è.
Per il resto...sono 91 mila euro per questo Natale, almeno quello che abbiamo trovato.
Leggi anche:
"SAC Aeroporto di Catania, negato accesso agli atti: Ma non era tutto trasparente?"
Nella denuncia hanno sostenuto che "gli atti erano stati secretati per tutelare il processo di privatizzazione in virtù del principio di libera concorrenza."
E noi ridiamo!