C'è tutto un mondo che gira vorticosamente intorno ad una quantità incredibile di denaro pubblico che prende direzioni fantasiose.


L'ultimo che ci viene segnalato è il progetto “Mangio Sicuro mangio siciliano”, una cosa finanziata dall' assessorato regionale all'Agricoltura, dipartimento della pesca, con 112 mila euro: i manifestini sono graziosi.
E c'è anche un sito…con 5 ricette e altre robe da intelligenza artificiale.
Ma c'è tempo, ci torneremo: oggi ci occupiamo di quanto accaduto a margine delle elezioni più noiose e inutili di tutti i tempi, quelle che stanno per concludersi nel prossimo week end e che daranno a Catania un bel sindaco nuovo di zecca. O quasi.
Tra le poche stranezze e nessun colpo di scena, ne è capitata una che strana lo è davvero.
La scorsa settimana è stato diffuso un avviso, con tanto di loghi delle varie aziende ospedaliere catanesi, ASP compresa, con cui si annunciava un incontro con i candidati sindaci, come fossero una qualche associazione privata qualsiasi.

In testa sono ben visibili i loghi dell'ASP di Catania e degli ospedali Cannizzaro e Garibaldi; la sede dell'incontro è presso il Policlinico di Catania in via Santa Sofia.
L'oggetto: “Confronto con i candidati a sindaco di Catania su Salute bene comune.”
Apriti cielo.
Ne vengono a conoscenza le associazioni CODACONS e ART 32 AIDMA e parte la denuncia: "Dopo aver appreso dell’incontro con i candidati sindaci del Comune di Catania, in programma oggi giovedì 18 maggio alle ore 15.00 nella sede del Comitato Consultivo dell’AOU “Policlinico -San Marco”, Presidio G. Rodolico di via Santa Sofia a Catania, organizzato dai presidenti dei Comitati Consultivi delle Aziende Ospedaliere (AOU Policlinico- San Marco, Cannizzaro ed ARNAS Garibaldi) e Sanitaria (ASP) della città metropolitana di Catania e la Rete Civica della Salute (RCS), il CODACONS e l’Associazione ART.32-97- AIDMA Associazione Italiana Diritti del Malato, ritenendo improprio l’uso dei suddetti loghi e organizzazioni sanitarie per incontri dal carattere esclusivamente politico che esulano dalla finalità consultiva indipendente prevista dalla legge per i Comitati Consultivi delle Aziende Ospedaliere, hanno dato incarico al proprio ufficio legale al fine di valutare ogni azione legale più opportuna a tutela delle associazioni che compongono i vari comitati."
Alzato il polverone, le direzioni generali delle aziende ospedaliere Cannizzaro e Garibaldi oltre che l'ASP di Catania inviano diffide agli organizzatori per inibire l'uso dei loro loghi, ma ormai la frittata era fatta e l'incontro si è tenuto regolarmente, testimoniato dalla bella foto di copertina, come tutte le altre passerelle fatte sinora dai magnifi sette che sembrano più dei pellegrini che candidati ad elezioni.
A firmare l'insolita convocazione erano i presidenti dei comitati consultivi delle varie aziende che, secondo quanto diffuso dalle varie direzioni, avrebbero utilizzato abusivamente i loghi ed in più, in questo caso la diffida giunge dal Cannizzaro, violato le “limitazioni nell'attività di comunicazione esterna che in periodo pre-elettorale le Pubbliche Amministrazioni sono tenute ad osservare e che avrebbero sconsigliato l'utilizzo del logo istituzionale, per il quale oltretutto non risulta a questa Azienda alcuna informativa o richiesta.”
Sin qui la solita triste storia delle comparsate elettorali, che il più delle volte servono ad accreditarsi come organizzatori di passerelle più o meno riuscite.
Ma a margine capita che emergano altri fatti.
Tra i cinque firmatari della contestata convocazione spicca la figura di Pieremilio Vasta, che in altra sede si firma “Prof.” , in realtà già impiegato amministrativo del Policlinico che però insegna anche “Organizzazione Aziendale” in alcuni corsi sanitari. Nel suo curriculum, tra le altre cose, indica “Studi autoditattici in Scienze Umanistiche e Giuridiche”. Vorrà dire “autodidattici”? E insegna all'Università di Catania? Vabbè…
Ma quello che viene fuori è che Pieremilio Vasta, ed è qui che si firma “Prof.”, risulta Coordinatore regionale della Rete Civica Salute e Responsabile scientifico del progetto omonimo “Rete Civica della Salute”.
Il progetto, gestito dall'ASP di Siracusa, è stato liquidato dall'assessorato alla Salute con un decreto dell'agosto 2021 per la bellezza di 352 mila euro.
Sul sito dedicato, un report indica alcuni numeri che sinceramente non abbiamo compreso e che pubblichiamo per farceli spiegare e poi riferire ai lettori.
Secondo i dati pubblicati parrebbe che i “cittadini informati” sarebbero 69.087, informati su cosa ed a quale livello non è chiaro.

Non ci abbiamo capito niente, soltanto che sono stati liquidati dall'assessorato alla Salute 352 mila euro e non capiamo perché di tutti questi progetti, e sono migliaia per miliardi di soldi pubblici, non vengono pubblicati i rendiconti.
O almeno, noi non li troviamo mai…