Siamo al quattordicesimo giorno dal più incredibile “incidente” aeroportuale di tutti i tempi in tutto il mondo, una vicenda surreale che ha annientato l'intera regione e mentre tutti i responsabili, quanto meno oggettivi, restano al proprio posto profumatamente pagati, continuano ad accadere cose che sfidano la furia popolare.
Se pubblicassimo tutti i messaggi e le segnalazioni che riceviamo, faremmo saltare anche il server più potente che ci sia, non quello della SAC, ovviamente, che è saltato per una scintilla, insieme a quello di Comiso tra l'altro…
Di messaggi, per la sua misura e mitezza, ne scegliamo uno ricevuto poco dopo le 7 di stamattina:
“Ore 2 (del mattino, ndr) partenza da casa, ore 3 navetta bus x aeroporto di Comiso, ore 5 arrivo, volo ritarda partenza ore 8:25 anziché alle 6, un saluto dai bambini e da me”.
Non abbiamo ancora notizie dell'arrivo, ma speriamo e gli auguriamo una più serena vacanza.
Non pensiamo neanche a quelli che queste odissee ed anche peggio hanno dovuto subirle per lavoro o, drammaticamente, per ragioni di salute.
In contemporanea, mentre alla SAC il caos è ancora totale ed a testimoniarlo le migliaia di post pubblici sui social e le centinaia di segnalazioni private provenienti da operatori vari degli stessi aeroporti di Catania e Comiso, l'unica cosa che pare non subire intoppi è il servizio di liquidazione di indennità e rimborsi vari.
Tanto per fare un esempio, ne abbiamo trovati due, pubblicati rispettivamente in data 26 e 27 luglio, quindi mentre da 10 giorni lo scalo etneo è nel delirio più totale.
Gli uffici amministrativi della SAC hanno infatti trovato il tempo e la forza, bontà loro, di liquidare in data 26 luglio il compenso per attività di consigliere di amministrazione dell'avv. Maria Elena Scuderi:
E in data 27 luglio un “rimborso spese” (?) di 10.710 euro al dr. Salvatore Dilena che è componente del collegio sindacale della SAC, incarico per il quale percepisce 40 mila euro l'anno:
Certo, se ai vertici della SAC fossero altrettanto solerti nell'usare un estintore…
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Nella denuncia hanno sostenuto che "gli atti erano stati secretati per tutelare il processo di privatizzazione in virtù del principio di libera concorrenza."
E noi ridiamo!