Diminuita l'attività stromboliana al cratere di Nord-Est, nel pomeriggio è iniziato un trabocco di lava dalla depressione craterica alimentando un modesto flusso lavico diretto verso ovest e limitato all'area sommitale. Dichiarato lo stato di allerta gialla Dopo la ripresa dell’attività stromboliana al cratere di Nord-Est iniziata ieri sera, l’Etna è in eruzione. Poco dopo le 12:50, i sistemi di sorveglianza visiva e termica dell'Ingv hanno registrato l'inizio di attività eruttiva alla Voragine, che in pochi minuti ha preso il carattere di fontana di lava pulsante. Allo stesso tempo è diminuita l'attività stromboliana del cratere di Nord-Est, passando ad emissione di cenere scura, per poi cessare. Con l'inizio dell'attività parossistica, si è registrato un repentino aumento dell'ampiezza del tremore vulcanico, la cui sorgente si è spostata dal cratere di Nord-Est verso la Voragine, dalla quale si è alzato un pennacchio di cenere piegato dal vento verso est-sudest, raggiungendo un'altezza di 3000-3500 metri sopra la cima dell'Etna. Nel pomeriggio è iniziato un trabocco di lava dall'orlo occidentale della depressione craterica Voragine-Bocca Nuova, alimentando un modesto flusso lavico diretto verso ovest e limitato all'area sommitale. Al momento, sta continuando l'attività di fontana di lava alla Voragine. L'attività eruttiva viene seguita costantemente attraverso i sistemi di sorveglianza visiva, termica, sismica e delle deformazioni del suolo. La protezione civile ha dichiarato lo stato di allerta gialla per "uno stato di potenziale disequilibrio" del Vulcano. L’Etna si era risvegliato nella serata di ieri, con un'intensa attività stromboliana al cratere di Nord-Est e con lancio di bombe incandescenti oltre l'orlo craterico e ricadute di materiale piroclastico sui fianchi del cono. Nel corso della mattinata l’attività è stata accompagnata anche da emissioni di cenere vulcanica con un pennacchio diretto verso est-sudest, che si è disperso nell'atmosfera (nella foto pubblicata sul sito dell'Ingv, scattata all'alba da Tremestieri Etneo). . Si sono osservati anche deboli bagliori in corrispondenza della bocca del 25 novembre 2015 sull'alto fianco orientale del nuovo cratere di Sud-Est. L'ampiezza del tremore vulcanico è rimasta elevata, mantenendo i valori raggiunti nella serata del giorno precedente. In tarda mattinata, un clinometro posto a Punta Lucia, a quasi 3000 metri di quota e a circa 1 km a nord-ovest del cratere di Nord-Est ha registrato una rapida inflazione (rigonfiamento) dell'area sommitale.