Accertato un danno erariale di oltre 3 milioni di euro. Il Comune di Butera (Cl), in qualità di “stazione appaltante”, non ha vigilato al fine di evitare lo sperpero di denaro pubblico e il dipartimento Industria della Regione non ha svolto i propri compiti di vigilanza e controllo né ha avviato una procedura di recupero del finanziamento I militari del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Caltanissetta hanno scoperto alla luce un danno erariale per oltre 3 milioni di euro. Al centro delle indagini, una gara d’appalto indetta dal comune di Butera, per la realizzazione di un parco eolico, finanziata con fondi erogati dalla Regione Siciliana. E’ stato accertato che, dopo oltre 12 anni dall’inizio dei lavori, a seguito di diverse varianti e suppletive, la ditta appaltatrice non ha portato a termine i lavori e che il Comune di Butera, in qualità di “stazione appaltante”, non ha vigilato al fine di evitare lo sperpero di denaro pubblico. Allo stesso tempo, secondo gli investigatori, il dipartimento Industria della Regione non ha svolto i propri compiti di vigilanza e controllo né, tantomeno, ha avviato una procedura di recupero delle somme finanziate come previsto dalle norme vigenti. Tredici le persone che devono rispondere di aver determinato un danno erariale di oltre 3 milioni di euro. Tra di essi, funzionari del dipartimento regionale Industria, sindaco in carica e pro tempore, il capo del settore Urbanistica del Comune di Butera, responsabile del procedimento, progettisti, direttore dei lavori e rappresentanti legali delle ditte appaltatrice.