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L'assurdo caso del medico ASP Catania condannato per truffa milionaria cui la Regione applica la sanzione ...d

19-06-2020 04:12

Pierluigi Di Rosa

Sanità, Regione,

L'assurdo caso del medico ASP Catania condannato per truffa milionaria cui la Regione applica la sanzione ...del bisticcio

E si, perché non si può sintetizzare in altro modo quanto ha deciso lo scorso 28 maggio il Collegio Arbitrale di Medicina Generale dell'Assessorato de

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E si, perché non si può sintetizzare in altro modo quanto ha deciso lo scorso 28 maggio il Collegio Arbitrale di Medicina Generale dell'Assessorato della Salute del governo Musumeci per "sanzionare" un medico di Raddusa condannato dal Tribunale di Catania ad un anno e otto mesi per aver falsificato 12.ooo (DODICIMILA) ricette per un controvalore incassato da farmacia complice per 1 milione 21 mila euro in danno dell'ASP 3 di Catania. Certo che cadono le braccia in questa regione...



C'è infatti anche la beffa finale: il processo penale, manco a dirlo, è finito in prescrizione e quindi tarallucci e vino.



Ma la "sanzione" decisa dal governo regionale è davvero uno schiaffo ad ogni principio di ragionevolezza e legalità.



Il fatto, infatti, resta e rende ancora più beffarda la conclusione.



E vediamolo questo fatto.



Nel febbraio 2019 viene depositata la sentenza della Prima Sezione Penale del Tribunale di Catania, Giudice monocratico Roberto Passalacqua.



Vengono condannati, ad un anno e 8 mesi di reclusione oltre multa e spese, con rinvio in sede civile per il risarcimento dei danni, il medico di medicina generale convenzionato con l'ASP di Catania Salvatore Siroti di Raddusa ed il farmacista di Ramacca Andrea Gulizia.



L'accusa è pesantissima.



Si legge nella sentenza del Giudice Passalacqua che Siroti e Gulizia devono rispondere "in concorso tra loro, dei delitti di truffa continuata in danno dell'ASP 3 di Catania e di falsità ideooogica continuata ed aggravata commessa da PP.UU., in atti relativi ad un pubblico servizio, per avere  - il Gulizia quale titolare dell'omonima farmacia sita in Ramacca convenzionata con l'ASP 3...iil Siroti quale medico convenzionato con l'ASP 3, per avere indotto in errore il suddetto ente con artifici e raggiri consistiti nel compilare almeno 12.000 false prescrizioni mediche a firma del Siroti (in Raddusa) per farmaci nn richiesti dagli apparenti beneficiari e nel presentare richieste di rimborso per i suddetti farmaci mai consegnati dalla farmacia Gulizia, così conseguendo l'ingiusto profitto di euro 1.021.283,67."


Bah!


Il Giudice ha ritenuto che dagli atti acquisiti nel corso delle indagini


"ed in particolare dalle ricette mediche a firma del dott. Siroti e dai tabulati dei rimborsi effettuati dall'ASP 3 di Catania al dotto. Gulizia quale titolare della farmacia di Ramacca, oltre che dalla gran parte delle dichiarazioni rese dalle diverse decine di testimoni esaminati in dibattimento, risulta riscontrata la tesi accusatoria secondo la quale il dott. Siroti ha falsamente prescritto un numero abnorme di costosi medicinali a suoi pazienti (tutti titolari di diritto all'esenzione del ticket), tra cui suoi familiari, senza che ne avessero la necessità, con conseguente danno per l'ASP 3 di oltre un milione di euro."

E ancora:


"Invero, i farmaci erano relativi a patologie mai sofferte dai pazienti, come dagli stessi dichiarato in udienza e o nella fase delle indagini. Inoltre, molti dei testi hanno dichiarato di non avere mai avuto i suddetti farmaci, né di essere mai neanche andati nella farmacia di Gulizia."

Prosegue:


" Il numero delle confezioni dei farmaci prescritti era comunque del tutto abnorme anche rispetto al periodo di tempo in cui le prescrizioni erano state firmate, nel senso che in qualche caso in tre mesi venivano prescritti allo stesso soggetto farmaci dello stesso tipo sufficienti per soddisfare una posologia per un anno quando di norma la durata dell prescrizione non deve superare i 30 giorni, rendendo così oggettivo ed evidente l'abuso.""Tali farmaci, (parte dei quali sono stati rinvenuti dalla polizia giudiziaria privi delle relative fustelle nella disponibilità del Siroti), risultano essere stati prelevati tutti presso la farmacia del Gulizia, sita in Ramacca e quindi distante 30 km dallo studio medico del Siroti sito in Raddusa, nonostante in quest'ultimo comune vi fosse altra farmacia, in qualche caso dallo stesso soggetto e nello stesso giorno od in giorni molto vicini tra loro, il che costituisce ulteriore ed eclatante anomalia."

Quanto sopra, in aggiunta alla


"ripetitività e l'abnorme numero di casi e di prodotti medicinali prescritti alla stessa persona per un importo annuo in qualche caso prossima a 20.000 euro l'anno, in uno alla già accennata falsità delle prescrizioni, fanno ritenere sul piano logico che vi fosse un accordo criminoso tra Siroti e Gulizia per truffare l'ASP 3."

Il giudice rileva anche


"la circostanza che il dott. Gulizia effettuasse anomali acquisti di farmaci molto costosi in elevati stock anche di 50-60 confezioni per volta, così affrontando la relativa ingente spesa, circostanza spiegabile solo con la consapevolezza che gli stessi gli sarebbero stati richiesti in tempi stretti, quando la notoria prassi costante di tutte le farmacie è quella di non creare inutilmente un ampio magazzino, anche per non rischiare di acquistare inutilmente farmaci a scadenza."

Nel processo vengono imputate anche le rispettive coniugi di Siroti e Gulizia, (la moglie di Siroti quale sua collaboratrice e quella di Gulizia quale informatrice medico-scientifica), che però vengono assolte dal giudice che ritiene nei loro confronti "non sufficientemente riscontrata l'accusa."


Siroti e Gulizia vengono invece condannati per i fatti contestati e ritenendo che


"non sussistano motivi per concedere agli imputati le circostanze attenuanti generiche, anche in considerazione del danno cagionato....il solo Gulizia è meritevle del beneficio di cui all'art.163 c.p., apparendo presumibile, anche in considerazione della pregressa incensuratezza, che lo stesso si asterrà in futuro dalla commissione di ulteriori reati, mentre il Siroti è gravato da precedenti penali e giudiziari specifici."

In pratica questo dott. Siroti di Raddusa sarebbe anche recidivo.


Alla fine, come abbiamo detto, nonostante l'enormità dei fatti accertati


il procedimento finisce in prescrizione.

Ma i fatti restano e ci si aspetta che almeno le autorità amministrative competenti riescano quantomeno a limitare i danni, provvedendo a fare in modo che simili fatti non accadano ancora, anche per dare un minimo di esempio...altro che...


La procedura è aberrante

: occorre riunire un "Collegio arbitrale di Medicina Generale" presso l'assessorato della Salute della Regione Sicilia, oggi retto dall'avvocato (penalista) Ruggero Razza componente del governo presieduto da Nello Musumeci.


Questo "Collegio Arbitrale"regionale, a seguito del procedimento disciplinare avviato correttamente dall'ASP 3 danneggiata dai fatti accertati in sentenza, emana


una delibera di una paginettacondita da ben 14 tra "visto" e "vista", con diverse convocazioni mai rispettate dal dott. Siroti che non vi si è mai presentato.

La decisione firmata dal presidente del "Collegio Arbitrale" dell'assessorato regionale avv.


Francesco Greco

è contenuta in due righe:


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Cioè, poche centinaia di euro a fronte di danni milionari ripetuti e continuati: DISARMANTE!


Ora, la domanda semplice semplice:


ma dove vogliamo andare?

 

L'intervento del Procuratore Capo della Repubblica di Catania che si riporta non è riferito ai fatti raccontati nell'articolo, ma ci pare una perfetta sintesi:

 

 

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