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La sosta in doppia fila e la nota a orologeria del Comune sui "numeri" dello Street control

02-09-2016 09:51

Serena Di Stefano

Cronaca, catania, enzo bianco, maresciallo salvo mirarchi, poliziotti aggrediti, biagianti, rigoli,

La sosta in doppia fila e la nota a orologeria del Comune sui "numeri" dello Street control

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Ieri due auto blu sono state pizzicate da un indignato lettore di Sud press mentre erano posteggiate in doppia fila in via Filippo Corridoni, nel cuore del centro storico catanese. Il giorno dopo, il sindaco Enzo Bianco si premura di ricordare ai suoi concittadini che il nuovo sistema di vigilanza Street Control è rimasto severamente “in azione anche in pieno agosto”



La notizia di oggi è il tempismo dei nostri governatori. E soprattutto la coerenza. Con una nota che odora di comunicato a orologeria, l’ufficio stampa di Palazzo degli Elefanti fa sapere ai catanesi che “in 26 giorni sono stati accertati, e verbalizzati, 6.059 divieti di sosta, rilevate inoltre 523 scoperture assicurative, con una media giornaliera di 233 verbali”.



“Tra le principali violazioni, la sosta in seconda fila, quella sul marciapiedi e la sosta sulle strisce pedonali”. Peccato che tra quei 233 catanesi multati quotidianamente non ci sia stata una sanzione a se stessi.



Nella sfilza di strade controllate ogni giorno dallo Street control ed elencate nel comunicato stampa, è praticamente tracciato gran parte del centro etneo. Guarda caso, nessuna traccia di via Umberto e Pacini né della traversa in cui sono state fotografate le due auto blu in sosta selvaggia.


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E’ solo un caso? Così come sarà soltanto una coincidenza che


proprio ieri mattina il sindaco Bianco abbia consegnato i lavori di riqualificazione di piazza Sciuti

che si trova proprio a un passo da via Corridoni.



A stridere per i catanesi è il solito bilancino guasto secondo cui ci sono due pesi e due misure. Da un lato, Enzo Bianco sbandiera la lotta agli automobilisti irrispettosi come necessaria per “far tornare Catania una città civile”. “Mi dispiace se qualcuno prenderà la multa ma dobbiamo rispettare tutti e di più le regole”, aveva detto durante la conferenza di presentazione del nuovo sistema di controllo stradale.



Dall’altro, però, a cadere in fallo sono gli stessi governatori di questa città che appaiono ancora una volta un elogio all’ipocrisia. Sventolare slogan, a quanto pare, è più semplice che dare il buon esempio.



A sollevare per i primi il problema della sosta selvaggia a Catania, in alcuni casi “necessaria”, sono stati i commercianti di via Etnea. Insufficienti stalli (anche a pagamento) e piogge di multe per le soste temporaneamente improvvisate hanno gravato sulle attività di via Etnea nel tratto compreso tra viale XX Settembre e il Tondo Gioeni. In quel caso, ci eravamo chiesti se non analizzare le cause di un preciso atteggiamento da parte dei cittadini e non cercare soluzioni a norma di legge per le loro esigenze, preferendo l’occasionale e arbitraria sanzione, fosse davvero l’atteggiamento politico corretto.



Oggi, oltre alla mancanza di soluzioni va in scena il “buon esempio” dei governatori catanesi e i comunicati stampa dal tempismo significativo. Forse, anzichè fare la morale, quell’arte “nobile e difficile” quale è la politica dovrebbe metterla un po' in pratica.


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