Il post apparso sulla pagina FB dell'on. Nicola D'Agostino, componente della commissione antimafia del parlamento siciliano e capogruppo dei renziani, è l'occasione per riparlare di uno dei grandi incredibili scandali della Regione Sicilia: le Terme di Acireale, lo splendido complesso turistico-termale in totale stato di malora, messo in liquidazione niente meno che nel 2012 e sul quale il governo regionale pare abbia deciso di metterci un'altra vagonata di milioni pubblici.
Certo, il "ringraziamento" dell'on. D'Agostino al consulente "avv. Merlino" ci ha subito incuriosito per la coincidenza nominale con altro super consulente che abbiamo trovato occupandoci della gestione di altro ente a patrimonio pubblico controllato dal governo regionale che come controlla ancora non lo abbiamo capito.
Si tratta della SAC aeroporto di Catania amministrata dal top manager Nico Torrisi, guarda caso alter ego di Nicola D'Agostino sin dai tempi della formazione politica denominata "Sicilia Futura" che di Acireale espresse anche il sindaco poi arrestato Roberto Barbagallo.
Guarda caso il "più super" dei super consulenti di SAC, nominato con affidamento diretto dal top manager Torrisi, è un avvocato di Acireale che si chiama proprio Merlino e di cui abbiamo già scritto. Sarà un'omonimia.
Fatto sta che, come per l'aeroporto di Catania, anche per le Terme di Acireale l'on. Nicola D'Agostino invoca "ora la privatizzazione", probabilmente perché di "gestioni private" ne sa qualcosa vista la sfortunata avventura della DACCA, l'azienda della sua famiglia nella quale abbiamo ritrovato un altro "più super" consulente della SAC (e anche di Sostare, altra partecipata pubblica gestita dall'avv. Luca Blasi, altro "più super" consulente della SAC ), il commercialista di Acireale Salvo Nicotra che della DACCA era revisore di quei conti che tanto bene pare non andassero.
Un post così entusiasta ci ha incuriosito, ricordandoci la storia assurda delle Terme di Acireale.
Siamo andati a dare un'occhiata sul sito istituzionale e, come dovuto per una società controllata dalla Regione, vi abbiamo trovato la sezione dedicata all'Amministrazione Trasparente": ZERO!
Non pubblicano niente di niente!
Però, dal componente della Commissione Antimafia D'Agostino apprendiamo che ci sarebbero 4 commissari liquidatori, "Petralia, Oliva, Trombino e Mascali" ed almeno un consulente, "l'avv.Merlino", che avrà prestato di sicuro gratuitamente la sua attività, considerato che non essendo pubblicato il suo incarico per legge non può essere pagato.
Ora, che una società con socio unico la Regione Sicilia e del valore patrimoniale di qualche decina di milioni di euro con debiti che paiono quantificati in circa 10 milioni non pubblichi niente è abbastanza inquietante.
Per avere una minima idea di quanto accaduto abbiamo ritrovato una interrogazione parlamentare presentata dal Movimento 5 Stelle addirittura 6 anni fa, il 3 aprile 2014.
È interessante perché già allora, 6 anni fa (e quando l'on. D'Agostino faceva parte della maggioranza di governo), i 5Stelle chiedevano l'esercizio di un'azione di responsabilità nei confronti degli amministratori che avevano gestito le Terme di Acireale, riferendo di una dettagliata relazione depositata da un professionista esterno.
Manco a dirlo, non risulta alcuna azione di responsabilità intentata dal governo regionale nei confronti di amministratori delle Terme di Acireale accusati di mala gestio...
L'interrogazione lamentava anche il fatto che, nonostante la messa in liquidazione della società regionale, questa veniva gestita in maniera ordinaria, producendo ulteriori debiti per circa 2,5 milioni per ciascun anno di esercizio, nel 2010 la perdita contabilizzata superava già i 6,2 milioni di euro. Sono passati altri 10 anni e non siamo immaginare.
Nel frattempo sono intervenuti una legge regionale di "riordino" del settore termale siciliano, la L.R. 20 del 2016, (4 anni fa), e una più recente delibera della giunta regionale, la 320 del settembre 2019, che in pratica dà mandato all'assessore all'Economia Armao di farsi prestare un altro pò di soldi pubblici dall'IRFIS per proseguire nella saga.
Adesso questi singolari "ringraziamenti" da parte dell'on. D'Agostino a liquidatori e "consulente avv. Merlino" che cercheremo di capire meglio con un accesso agli atti dell'Ufficio Speciale per le Liquidazioni del governo regionale che speriamo, almeno loro, qualche dato su queste gestioni lo abbiano, e magari possano spiegare come possa accadere che una liquidazione di una società così importante e con un patrimonio definito "strategico" possa durare oltre un decennio e con una gestione realizzata nella più totale mancanza di trasparenza.
AVVERTENZA PER PM, GIP E GIUDICI (nel caso di denuncia per diffamazione questo inciso fa parte integrante dell’articolo): questo, come tutti gli altri dedicati a SAC e Camera di Commercio di Catania, (tra loro collegate per gestione, direzione e controllo), è indispensabile, a fini di giustizia, valutarlo in relazione a tutti gli altri pubblicati, (alcuni elencati in via non esaustiva in calce e compresi quelli che saranno pubblicati prossimamente), in quanto fa parte di un’unica organica attività d’inchiesta giornalisticaorientata alla funzione di pubblica utilità di raccontare le dinamiche del potere locale, i metodi di gestione di enti pubblici e l’utilizzo di pubbliche risorse. Di conseguenza toni e contenuti sono direttamente correlati alla successione narrativa.